Venerdì della III settimana di Quaresima
Come disse una volta sant'Agostino: il nostro cuore non avrà mai pace finché non riposerà in te. Naturalmente, parlava per esperienza.
Anche per noi, Fratelli, arriverà un momento in cui l'inquietudine del nostro cuore ci vedrà vagare e cercare, e ci sembrerà di non aver ancora trovato ciò che cerchiamo. Che cos'è questa inquietudine? Qual è l'oggetto del desiderio del nostro cuore che continua a sfuggirci?
Negli anni '80, la canzone "I still haven't found what I'm looking for" degli U2 utilizzava un testo molto profondo che esprimeva bene questa inquietudine in quella che in fondo è una preghiera:
“I have climbed highest mountains
I have run through the fields
Only to be with you
Only to be with you
I have run
I have crawled
I have scaled these city walls
These city walls
Only to be with you”
A questo punto della canzone, ci si chiede: "Aspetta un attimo, a chi si rivolge quando dice "solo per stare con te?"".
Ma il testo prosegue e la persona misteriosa viene rivelata:
“You broke the bonds
And you loosed the chains
Carried the cross
Of my shame
Oh my shame
You know I believe it”
Tutta questa fede, per poi concludere con:
“But I still haven't found what I'm looking for.”
L'inquietudine nei nostri cuori, anche quando crediamo. La canzone esprime i dubbi di Bono (il cantante) sulla sua fede, come lui stesso ha riconosciuto. Sente che ci deve essere ancora qualcosa di più, qualcosa di importante che gli manca nel suo rapporto con Dio e/o nella sua comprensione. E questo vale per tutti noi. Anche se siamo stati benedetti con la fede, Gesù stesso ricorda ai suoi seguaci di continuare a cercare, ma poi li rassicura anche con le parole: "Cercate e troverete. Bussate e vi sarà aperta la porta". E cosa si fa con il tesoro che finalmente si trova nascosto nel campo della vita? La risposta ce la dà il tesoro stesso, Gesù: "va e vende tutto quello che ha, per acquistare quel campo". Nel Regno di Dio, l'inquietudine trova finalmente la sua pace.
Nel Vangelo di oggi, un uomo si avvicina a Gesù in cerca, inquieto, facendo domande sui comandamenti... ma ciò che cerca veramente è il Regno di Dio, e ciò che non sa è che Dio stesso si trova a pochi metri da lui, velato sotto una vera natura umana. E Gesù gli dice: "Non sei lontano dal Regno di Dio".
Nei nostri momenti di inquietudine, dobbiamo solo ricordare che Cristo è vicino a noi. E se Cristo è vicino a noi, cosa può essere contro di noi? Nemmeno la morte e il suo pungiglione potranno conquistarci, perché il Creatore di tutte le cose è al nostro fianco. Ma questa non è un'amicizia, un'alleanza che dobbiamo dare per scontata. È al nostro fianco, sì, ma ci indica continuamente di avvicinarci ancora di più alla Luce. Gesù è la Luce.
Anche il nostro Serafico Padre, San Francesco d'Assisi, era molto irrequieto. Inquieto prima della sua conversione e inquieto dopo la sua conversione. Siamo onesti! Non sapeva stare fermo! Correva da un posto all'altro, faceva pastorale dappertutto, ma... era in grado di interrompere tutto questo e di trovare la pace e la solitudine in quei momenti intensi di preghiera prolungata che duravano settimane, persino mesi, per potersi crogiolare nella luce del Salvatore. E quella presenza, quella luce del Salvatore, gli dava forza, proprio come nei romanzi di Superman vediamo Superman che deve esporsi al sole per ricevere la sua forza, così anche noi abbiamo bisogno di metterci alla presenza di nostro Signore.
San Francesco si rese conto che la sua inquietudine poteva essere domata solo da Colui che calmava il mare e portava le sue onde tumultuose a una quiete pacifica. Solo Lui è in grado di mettere a tacere il caos della nostra vita e di calmare i nostri cuori inquieti.
Tenendo presente questo, continuiamo a trascorrere il nostro tempo con Gesù, che "sciolse le nostre catene e portò la croce della nostra vergogna".
Non lasciate che l'inquietudine e la vergogna dei rimpianti e dei peccati passati o presenti vi definiscano. Date tutto al Signore che vi ha creato e vi ama dall'eternità, perché anche quando non eravate stati concepiti, eravate già nel suo cuore e nella sua mente. Non disperate. La vita è un viaggio e Lui è qui per guidarvi, desiderando che sperimentiate la vita, anche ora, nella sua pienezza.
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