Lunedì III settimana di Quaresima B

Published on 4 March 2024 at 12:33

Nella storia di Naaman il lebbroso, siamo colpiti da una serie di cose che possono trasformare quella che altrimenti sarebbe una tragica sorte nella vita, in una relazione meravigliosa e avventurosa con il vero Dio vivente.

 

Come generale di un esercito in Siria, Naaman era molto rispettato e aveva scalato i ranghi dell'esercito siriano. Tuttavia, tutto il potere, gli onori e le ricchezze che il suo successo gli consentiva, erano resi cupi da una lebbra debilitante che lo vedeva affievolire nel suo spirito. A volte il Signore permette una "spina nella carne", come fece anche con san Paolo, per evitare che ci si gonfi troppo, dimenticando che se il Signore non è con noi, non possiamo fare nulla.

E poi, una serva che era un bottino di guerra che l'esercito siriano aveva preso da una conquista fatta contro il popolo di Dio, il che è una grande ironia, indica alla moglie del comandante che in Israele c'è un grande profeta che ha il potere di guarire.


Naaman ascolta. Anche se è una giovane ragazza a dare questo suggerimento, l'alto e potente comandante ascolta! Ed ecco uno dei più grandi insegnamenti per noi durante la Quaresima: ascoltare ed essere attenti ai modi in cui Dio ci parla.

 

Con il rumore che c'è nel mondo, che a volte può essere assordante, è così importante permettere alla voce di Dio di arrivare fino a noi. E a volte ci arriva nei modi più inaspettati... in modi che ci indicano solo che Dio sta per fare qualcosa di speciale. Infatti, attraverso questa piccola ragazza, egli innesca una catena di eventi che modificherà per sempre la vita di Naaman e, per estensione, quella di molti altri. Egli ascolta, va in Israele, viene guarito! Poi arriva la grande e meravigliosa consapevolezza: "Ora so", disse, "che non c'è Dio in tutta la terra, se non in Israele".

 

Anche San Francesco d'Assisi giunse a questa consapevolezza, quando, dopo aver sentito la voce del Buon Pastore, nostro Signore Gesù, parlargli dal crocifisso nella minuscola e umile cappella di San Damiano, si susseguirono una serie di eventi attraverso i quali egli venne a sapere che solo Dio può essere l'autore di tali incredibili doni e grazie.

 

Tutte queste sono buone notizie, di cui possiamo rallegrarci. Ma cosa succede quando la voce di Dio non viene accolta? Cosa succede quando Dio stesso viene evitato e i suoi messaggeri perseguitati? Ebbene, la guarigione è ostacolata, il decadimento permane e la morte è di solito la conseguenza. Nella lettura del Vangelo di oggi, Gesù, che è venuto a vincere la morte per amore nostro, prova l'amarezza del rifiuto di Dio. Dio, che solo ci dà tutto ciò che è buono; Dio che solo può operare i segni che Gesù ha operato, viene rifiutato. Gesù ricorda al popolo che quando si tratta della fedeltà e della giustizia di Dio, egli non rispetta le persone. Egli ama tutti e vuole il meglio per ogni individuo, a prescindere dall'appartenenza religiosa, perché in quei giorni nessun lebbroso in Israele fu guarito, tranne Naaman, che era un siriano.


Cosa distingueva Naaman dagli altri? La sua fede, la sua obbedienza e la sua umiltà. Ascoltò il consiglio di una piccola serva. Cosa distingueva San Francesco dai suoi contemporanei? La fede, l'obbedienza e l'umiltà. Ascoltò la voce del Signore crocifisso e si mise a ricostruire la Chiesa con amore e non scagliando pietre contro i suoi prelati peccatori, come fecero altri movimenti penitenziali, che cercavano di svergognare i pastori corrotti per convertirli in meglio, ma vivendo il Vangelo e diventando povero in spirito, conquistò l'orgoglio delle masse. Come vediamo nelle letture di oggi, nelle vite di Naaman e di San Francesco e nell'urgente preoccupazione di nostro Signore, Dio ricompensa gli umili e benedice tutti coloro che lo cercano con cuore puro.

 

Che i nostri cuori siano ricettivi al suo amore purificatore mentre continuiamo il nostro cammino quaresimale.

 

 

 

 

 


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