Domenica di Pasqua B

Published on 30 March 2024 at 19:09

"Buongiorno!" Tra tutte le volte in cui ci salutiamo all'inizio della giornata con un cordiale "buongiorno", nessun altro giorno è più adatto del mattino della domenica di Pasqua per dire che è un buongiorno.

Il nostro valoroso Signore Gesù, dopo una vita di amore e di donazione e l'estremo sacrificio che ha compiuto per noi alla fine, avendo offerto il proprio corpo in sacrificio per i nostri peccati, ora risorge vittorioso sulla morte e ci riempie di gioia. Egli non è morto e la morte non ha avuto l'ultima parola. Ha vinto la morte anche per noi e dovremmo pensarci spesso. Esiste una macchina che la tecnologia possa inventare per mantenerci vivi e sani per sempre? Stiamo ancora cercando di trovare una cura per il cancro... ma prolungare la vita fino a renderla "per sempre"? Eppure, questo è ciò che il nostro Signore ha fatto per noi. Ci ha dato la possibilità di fare alcune scelte che ci assicureranno la presenza eterna con Lui in paradiso. La "macchina che dà la vita eterna", per così dire, è nelle nostre mani. Sta a noi collaborare ora con ciò che Gesù ha sofferto durante tutta la sua vita, ma in particolare durante la Settimana Santa e tutti i tormenti e le crudeltà strazianti che ha dovuto sopportare.

Tra le tante cose che sono sicure in questa vita, due in particolare meritano di essere menzionate. Innanzitutto, ora che il nostro Signore vive e regna per sempre e ha promesso di tornare per il giudizio finale e per riunire a sé gli eletti, dobbiamo pregare che ciò avvenga durante la nostra vita e che saremo preparati se dovesse venire oggi. In secondo luogo, se esaliamo l'ultimo respiro prima di quel giorno, anche in questo caso dobbiamo essere preparati. In ogni caso, ciò che celebriamo oggi è la vittoria di Gesù sulla morte, ma anche ciò che significa per noi personalmente... che quando arriverà il momento della nostra dipartita da questa vita (in qualsiasi modo essa avverrà) apriremo gli occhi sull'altra sponda... quella eterna, e ci troveremo di fronte a Colui che ci ha amati da tutta l'eternità e davanti al quale non ci sono scuse. Allora sapremo che per tutto questo tempo siamo sempre stati la sua bella figlia, il suo prezioso figlio, che lui ha amato e amerà sempre. E allora forse rimpiangeremo di non averlo amato di più quando ne avevamo ancora la possibilità.

Le letture di oggi sono bellissime. Santa Maria Maddalena va al sepolcro e SORPRESA!!! Gesù non c'è. L'aveva forse preparata per questo quando le aveva consegnato l'unguento e le aveva detto di tenerlo per quando ne avrebbe avuto bisogno per ungere il suo corpo morto. Stava facendo di lei una testimone oculare della sua risurrezione. Così anche lui ci sta "preparando" a cose meravigliose, insondabili e inimmaginabili a suo tempo.

Ciò che è sorprendente è quello che abbiamo sentito alla fine del Vangelo di oggi: "Perché non avevano ancora compreso la Scrittura che egli doveva risorgere dai morti". Questo sembra indicare che avevano dato più peso alle loro interpretazioni delle Scritture che alle parole stesse di Gesù. Egli aveva detto loro che sarebbe risorto dopo tre giorni e ancora faticavano a crederci o a capirlo. Probabilmente anche noi avremmo fatto lo stesso. Tutto questo era eccitante, ma sconcertantemente nuovo. Anche noi dobbiamo essere umili se vogliamo cogliere il pieno significato e l'impatto di Gesù risorto dai morti. Sta accadendo qualcosa di nuovo e San Paolo, nella seconda lettura, ci incoraggia a liberarci delle parti vecchie di noi che ci tengono attaccati a questo mondo. Ci dice di pensare al di sopra e non a ciò che viene dal mondo, perché il mondo sta scomparendo.

Se ci facciamo caso, anche San Pietro nella prima lettura non fa altro che dare ai suoi ascoltatori una testimonianza di ciò di cui è stato testimone. Racconta di aver conosciuto Gesù quando ancora svolgeva il suo servizio al pubblico in opere di santità e che, dopo essere stato crocifisso, Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e che loro lo sapevano perché era apparso loro in mezzo a loro e avevano persino mangiato con lui in quel periodo. Pietro si sentì spinto a raccontare alla gente come era successo, anche se alle loro orecchie sembrava incredibile. Pietro sapeva di essere stato scelto per condividere questa buona notizia con gli altri. Così anche Dio ha scelto ognuno di noi per condividere ciò che ha fatto nella nostra vita... ciò di cui noi stessi possiamo essere testimoni. Che lo Spirito Santo venga a darci il coraggio di essere il popolo della risurrezione di Gesù. Buona Pasqua


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