L'evento della nostra prima lettura, la scelta del sostituto di Giuda, avviene naturalmente molto presto negli Atti degli Apostoli. Si svolge subito dopo l'Ascensione di Gesù, ma prima della venuta dello Spirito Santo a Pentecoste, secondo questo primo libro dopo i Vangeli.
A Mattia viene ora affidata la stessa responsabilità degli apostoli: insegnare, per intero, il messaggio evangelico che Gesù ha affidato loro. L'incarnazione, la passione e la morte, la risurrezione e l'ascensione saranno i punti focali del loro ministero, mentre segni meravigliosi li accompagneranno.
Questa successione di apostoli fa parte di quella che oggi chiamiamo "Tradizione" con la "T" maiuscola. Ci sono state, naturalmente, tradizioni successive che sono entrate a far parte della vita della Chiesa e che non hanno avuto lo status di Tradizione apostolica. È davvero una grazia e un miracolo soprannaturale che un gruppo di uomini così delicato e fragile abbia potuto continuare a tramandare qualcosa, da una generazione all'altra, senza interruzioni.
Nella lettura del Vangelo di oggi, Gesù ci dice esattamente che cos'era, che sarebbe stata la loro luce guida, nello Spirito Santo. Si tratta di una parte del lungo discorso dell'Ultima Cena, riportato da Giovanni. Inizia con Gesù che dice:
"Come il Padre ha amato me, anch'io ho amato voi; rimanete nel mio amore".
Il tipo di amore di cui parla Gesù non è un amore qualsiasi. La parola "amore" in tutto il brano, nell'originale greco, è agape.
Non è il tipo di amore che funziona sulla base di una premessa di giustizia: io do a te e tu dai a me. Piuttosto, continua a dare, anche se non viene mai riconosciuto o ricambiato. Non c'è nulla di sbagliato nel tipo di amore che si aspetta un trattamento equo e una reciprocità, per essere sicuri, ma non è il tipo di amore di cui stiamo parlando. Al contrario, è un amore che va oltre, che vuole incondizionatamente il bene dell'altro. È il tipo di amore che mette da parte gli interessi personali. Non è il tipo di amore dato in un contratto, perché il più delle volte è esteso a un individuo meno fortunato, qualcuno che ha bisogno, da cui non ci si può aspettare che compensi l'atto altruistico. È l'amore più eroico che sacrifica se stesso, per il bene dell'altro ed è per questo che Gesù lo pone come il "più grande" agli occhi di Dio e come tale sarà ricompensato. Gesù ci invita quindi a imitare questo amore, che si è manifestato in modo assoluto e infinito nella sua passione e morte per noi:
"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici".
Gesù continua dicendo che se amiamo in questo modo, con sacrificio, ci considera suoi amici. Quante volte ci siamo preoccupati se Gesù ci riconoscerà quando busseremo alla porta come descrive nella parabola? Ricordate? Alcuni bussano dicendo: "Signore, Signore" e lui risponde: "Mi dispiace, non ti conosco". Quanti di noi si preoccupano di poter essere noi un giorno, Dio non voglia? Ebbene, se amiamo con sacrificio, Gesù ci assicura che siamo suoi amici! Lo dice chiaramente nel Vangelo di oggi: "Voi siete miei amici se fate ciò che vi comando". E ciò che ci ha comandato di fare è di amarci gli uni gli altri come lui ci ha amato.
Ci ha anche detto che questa sarebbe stata la caratteristica che avrebbe identificato i suoi veri seguaci:
"Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri".
Deve essere il segno distintivo delle nostre comunità. Descriverebbe la nostra? Descriverebbe i nostri sforzi di evangelizzazione? Possiamo dire che ci prendiamo cura degli altri e dei loro bisogni? Vedete, il tipo di grandezza che Gesù sta cercando è la grandezza del servizio. "Chiunque tra voi voglia essere il più grande del cielo, si faccia vostro servitore".
Questo è il messaggio che Mattia e i suoi compagni di apostolato hanno ereditato e che hanno trasmesso predicando con le parole e soprattutto con i fatti. Sappiamo tutti quanta importanza abbia dato San Francesco a questo messaggio, perché per lui il buon Dio non avrebbe potuto essere più chiaro. Abbiamo questo spirito dentro di noi... alzarci al mattino e pensare a noi stessi: come sarò utile oggi per qualcun altro?
Non dimenticate, però, che per avere l'energia per farlo, anche voi avrete bisogno di un buon riposo. Dovrete trovare la vostra pace e il vostro ritmo di vita, in modo da non bruciarvi e da non avere più nulla da offrire. Inoltre, non volete rendere la vostra vita eccessivamente pesante... cioè, il Signore desidera ancora che godiate appieno di questa vita, ma allo stesso tempo che facciate sacrifici per i vostri fratelli e sorelle. Siate sereni, sapendo che dove c'è una volontà, c'è una via, e il Signore porterà a compimento la grazia che ha messo nel vostro cuore. Che San Mattia, gli Apostoli, insieme alla loro e nostra Regina del Cielo e della Terra, intercedano per noi e ci elevino a Gesù. Amen.
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