Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi celebriamo la memoria della vita e dell'eredità di San Vincenzo de' Paoli e ci ricordiamo non solo del suo straordinario impegno nel servizio, ma anche di quanto la sua comprensione della vera identità di Cristo sia stata lo stimolo che ha plasmato la sua vita santa. Attraverso le letture dell'Ecclesiaste e del Vangelo di Luca, siamo chiamati a considerare i tempi appropriati della nostra vita - tempi di semina e di sradicamento, di guarigione e di lutto - e come queste stagioni siano sostenute dalla nostra conoscenza di chi è veramente Cristo.
San Vincenzo de' Paoli visse in un'epoca tumultuosa in Francia, segnata da difficoltà e sofferenze. Tuttavia, ciò che guida la nostra contemplazione oggi non è solo il contesto socio-economico in cui operò, ma piuttosto la profonda identità di Cristo che Vincenzo colse così intimamente. Quando guardava gli emarginati - i bisognosi, i malati, gli oppressi - vedeva in loro il volto di Cristo stesso. Questo riconoscimento non era solo un concetto teologico astratto per San Vincenzo; era un'esperienza vissuta che trasformava il suo cuore e lo spingeva all'azione.
Nel Vangelo di Luca, Gesù pone una domanda cruciale ai suoi discepoli: “Chi dite che io sia?”. Questa domanda riverbera attraverso i secoli, sfidando ognuno di noi a scavare nella profondità della nostra fede. Mentre le folle avrebbero potuto percepire Gesù solo come un profeta o un insegnante, Pietro lo riconosce come “il Cristo di Dio”. La verità è importante. La verità è necessaria. Altrimenti ci ritroveremo a costruire la nostra vita su favole e illusioni. La verità dell'identità divina di Cristo - come Messia, il Salvatore - è ciò che ha permesso a Vincenzo de' Paoli di servire gli altri con tanto fervore e compassione.
L'Ecclesiaste ci ricorda che ogni cosa ha il suo tempo. C'è una stagione per la gioia e una per il dolore, per la pace e per la lotta. Quando comprendiamo Cristo come Signore del tempo, riconosciamo che egli trascende il temporale, vivendo in una relazione costante con noi attraverso tutte le nostre stagioni. Così, in tutti i tempi stabiliti menzionati dall'Ecclesiaste, che si tratti di tempi di sofferenza o di gioia, Cristo è presente in mezzo a noi per accompagnarci.
Vincenzo capì che ogni atto di carità, ogni momento di gentilezza, non era semplicemente una buona azione, ma un incontro con Cristo stesso. La sua dedizione al servizio dei poveri, alla creazione di organizzazioni caritatevoli e alla difesa della giustizia sociale proveniva da un cuore trasformato dall'amore di Cristo. Vedeva ogni vita, per quanto spezzata e difficile, come impregnata della dignità concessa dal Creatore.
Nella nostra vita, sapere chi è veramente Cristo modella le nostre azioni e la nostra comprensione della nostra missione. Se riconosciamo Cristo nei volti degli emarginati delle nostre comunità, questo ci spinge a servire, ad amare senza condizioni e a difendere la giustizia. Ci permette di trovare un senso alla nostra fatica e ai nostri sforzi, anche quando il mondo intorno a noi sembra caotico o ingiusto.
Riflettiamo anche sul ruolo del silenzio e della parola nella nostra vita, come illustrato nell'Ecclesiaste. A volte, nel nostro desiderio di fare la differenza, possiamo andare avanti troppo velocemente senza capire i tempi stabiliti. Come Vincent, dobbiamo imparare quando agire, quando ascoltare e quando essere semplicemente presenti con Cristo in coloro che serviamo.
Per concludere, preghiamo per avere la grazia di riconoscere la vera identità di Cristo nella nostra vita e in quella degli altri. A un giornalista che una volta mise in dubbio la sanità mentale di Santa Madre Teresa di Calcutta nel prestare servizio a persone miserabili e dagli odori più sgradevoli che giacevano per strada a morire, lei rispose che era perché riusciva a vedere Cristo in quelle persone che faceva il possibile per aiutarle. Che possiamo essere ispirati dall'esempio di fede in azione di questi santi e che possiamo scoprire lo scopo senza tempo che Dio ha
scolpito nei nostri cuori, uno scopo che ci chiama a servire, a dare e, infine, ad amare come Cristo ci ha amato, nella speranza di rimanere con Lui per sempre dopo aver svolto la nostra missione qui e ora. Un tempo per ogni cosa sotto il sole e oltre. Amen.
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