Cari fratelli e sorelle in Cristo, mentre ci riuniamo oggi, le letture di Galati e del Vangelo di Luca ci invitano a riflettere sui temi della fede, dell'autorità e della lotta sempre presente contro le forze delle tenebre nel nostro mondo. Questo appello toccante richiama alla mente un argomento che ad alcuni può sembrare lontano o sensazionale, ma che risuona sempre più nella nostra realtà moderna: il crescente bisogno di esorcisti.
In Galati, apprendiamo della giustificazione attraverso la fede, un dono esteso sia agli ebrei che ai gentili. Paolo ci ricorda che è la fede che ci unisce come figli di Abramo, permettendoci di partecipare alle benedizioni destinate a tutta l'umanità. Questo messaggio di speranza e di eredità spirituale può rafforzarci nelle nostre battaglie quotidiane contro il peccato e il male, comprese quelle manifestazioni che richiedono l'intervento esorcistico della Chiesa. San Paolo allude chiaramente a questa battaglia quando dice che il nostro combattimento non è contro la carne e il sangue, ma contro gli spiriti infernali (Efesini 6:12) che si sono ribellati a Dio e cercano di rovinarci.
Nel Vangelo di Luca, Gesù affronta la realtà della guerra spirituale. Quando viene accusato di scacciare i demoni da Beelzebul, il principe dei demoni, fa notare l'assurdità di un regno diviso, in quanto se è malvagio e dalla parte del male, come sostenevano, perché dovrebbe fare la guerra al male?
Gesù dimostra che la sua potenza scaccia le forze delle tenebre, segnando l'avvento del Regno di Dio e non di Satana. Ognuno di noi è chiamato a far parte di quel Regno che è costruito sulla bontà piuttosto che sul male, sulla verità piuttosto che sulla falsità e sull'inganno, sulla virtù piuttosto che sul vizio, sulla bellezza piuttosto che sulla bruttezza dell'illusione, della manipolazione e dello sfruttamento, unendo le nostre forze con Cristo nella lotta contro il male.
Mentre riflettiamo sulla necessità degli esorcisti oggi, dobbiamo riconoscere le statistiche che sottolineano questa necessità. Il Vaticano stima che ci siano circa 200 esorcisti formati nel mondo, un numero che appare insufficiente data la crescente consapevolezza della possessione e dell'influenza demoniaca nella società contemporanea. È stato riferito che in alcune regioni, in particolare nei Paesi con ricche tradizioni spirituali, la richiesta di esorcismi è aumentata, portando alla nomina di un maggior numero di sacerdoti specificamente formati per questo ministero.
In effetti, gli esorcisti si sottopongono a una preparazione rigorosa. Spesso frequentano un corso speciale che approfondisce la teologia del male, la valutazione psicologica e i riti dell'esorcismo. In linea con gli insegnamenti della Chiesa, sono dotati di preghiere ufficiali della Chiesa, in particolare del Rituale Romanum. Queste preghiere invocano il nome e l'autorità di Gesù Cristo, affidandosi al suo potere di espellere gli spiriti impuri.
Si tratta di un dovere sacro che richiede non solo una formazione formale, ma anche una profonda vita spirituale e umiltà. Ricordo di aver vissuto in una fraternità di nostri frati, dove uno di loro era un esorcista, il più gioioso, orante e saggio del gruppo. Gli esorcisti si preparano attraverso la preghiera, lo studio teologico e l'integrità personale. Riconoscono la realtà della lotta contro il male, proprio come San Paolo ci insegna che la fede ci rafforza contro la maledizione e il peccato. Il ruolo dell'esorcista, quindi, non è solo quello di confrontarsi, ma di ridare speranza e facilitare la guarigione nella vita delle persone afflitte.
Una figura intrigante menzionata nelle nostre letture è Belzebul, spesso rappresentato come un potente demone o addirittura un falso dio. Il nome deriva da “Baal-Zebub”, una divinità adorata nelle antiche città filistee, che rappresenta l'idea del male e la roccaforte dell'influenza demoniaca.
Invocando questo nome, le Scritture di oggi ci ricordano come il male possa attecchire nella nostra vita e nella nostra società.
Storicamente, la pratica dell'esorcismo risale alle stesse Scritture, dove il ministero di Gesù è stato segnato da incontri con i demoni, culminati nelle sue potenti dichiarazioni di liberazione. La Chiesa ha sempre riconosciuto che le afflizioni spirituali richiedono l'intervento divino e che l'esorcismo è una profonda espressione di questa fede.
Tuttavia, cari amici, la nostra attenzione dovrebbe andare oltre il semplice riconoscimento degli esorcismi come rito. Dobbiamo impegnarci nella nostra battaglia personale contro il peccato e le manifestazioni del male nel nostro cuore. Gesù ci dice nel Vangelo che quando uno spirito impuro se ne va, può tornare se la casa non è piena di bontà. Dobbiamo riempire attivamente la nostra vita con la grazia di Cristo - attraverso la preghiera, i sacramenti e gli atti di carità - in modo che quando il nemico cerca di tornare, trovi solo un cuore immerso nell'amore di Dio e non la vulnerabilità. Dobbiamo rafforzare le mura che tengono lui e i suoi scagnozzi fuori dalla nostra vita.
Mentre combattiamo le vere tenebre che ci circondano, che la nostra fede sia la nostra armatura, che le nostre azioni testimonino la nostra identità di figli di Abramo e che non dimentichiamo mai il potere attraverso il quale ci impegniamo in questa battaglia: Gesù Cristo, il nostro Salvatore, che nei santi e negli angeli ci ha dato un esercito celeste che nessuna forza nell'universo e oltre può superare.
Per sua intercessione, il buon Dio Gesù infonda a voi e ai vostri cari forza e protezione: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Andate in pace. Grazie a Dio.
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