Venerdì - 31a Settimana del Tempo Ordinario B

Published on 7 November 2024 at 13:00

Attraverso le letture ispirate della Sacra Scrittura nella Santa Messa di oggi, la nostra attenzione è ancora una volta richiamata sull'importanza di rimanere vigili, strategici e di considerare attentamente il nostro cammino, quando si tratta della nostra salvezza eterna.

Lungi dall'essere un viaggio facile verso il Paradiso, San Paolo ci indica che dovremo “stare fermi” nella nostra determinazione a seguire Cristo, che, come abbiamo visto ieri, ci invita a contare il costo di ciò che significa essere suoi discepoli.

San Paolo ci incoraggia a imitarlo. Dice: “Unitevi agli altri per essere imitatori di me, fratelli e sorelle, e osservate coloro che così si comportano secondo il modello che avete in noi”. Ebbene, se vogliamo imitare Paolo, dobbiamo sapere com'era lui. E se chiedessimo a Paolo stesso cosa intendeva per imitazione, ci ripeterebbe quello che disse una volta ai primi cristiani convertiti a Corinto: “Siate imitatori di me, come anch'io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11:1). Ah... ok, ecco. Com'era Paolo? Era simile a Cristo. Non diceva: “Guardate come sono meraviglioso, siate come me”. No, cercava di vivere come Cristo e quando ci riusciva incoraggiava gli altri a fare altrettanto.

Quindi, per semplificare le cose, dobbiamo cercare di imitare Cristo. Come lo descriveremmo? Permettetemi di darvi la mia descrizione in base a ciò che vedo nelle Scritture e a ciò che ho sperimentato nel mio rapporto immeritato con Lui e poi vedete come potete imitare questi tratti caratteriali!

Gesù è; compassionevole, santo, mite, gentile, pacifico, sincero, mai ozioso e sempre occupato con il regno del Padre, e a volte questo significava che doveva essere severo, diretto, audace e duro nel suo amore, sempre caritatevole e divenuto povero per il nostro bene, sempre pronto a raggiungere, a guarire, a unire sotto il vessillo di Dio, misericordioso, pieno d'amore, pratico, insegnante, rispettoso dei suoi genitori, amante del Padre e dello Spirito Santo, che esaltava la madre più di ogni altro come colei che faceva la volontà del Padre ascoltando le parole di Gesù e mantenendole, una gioia per coloro che erano dalla parte della verità e del bene, ma non così divertente per i malvagi e coloro che si davano al male, una persona che diceva “sì” e lo pensava davvero, e “no” e lo pensava anche... un uomo che diceva sempre quello che diceva e faceva quello che chiedeva agli altri di fare. Non ha mai predicato qualcosa che non vivesse in prima persona. Nessun accenno di ipocrisia, nessuna noiosa pietra d'inciampo posta agli altri. Raccontava parabole per far capire un punto, ma non si dilungava in chiacchiere né faceva ostruzionismo, perché la verità e l'umiltà non hanno bisogno di queste evasioni. Era pronto ad affrontare sfide salutari e sapeva sempre dare una risposta. Ha perseverato. Si è sacrificato. Ha dato a chi si era perso una bussola e i mezzi per trovare la strada. Ha dato agli indifesi la speranza di un nuovo giorno.

Ok, forse starete pensando: È un'impresa ardua! Devo imitarlo? Sì, è così. In realtà questo non è un identikit completo ed esaustivo della bellezza che è Gesù, ma un frammento e sì, siamo chiamati a imitare il Maestro. Tuttavia, da soli, hai ragione, è impossibile ed è qui che abbiamo bisogno dell'aiuto e della forza dello Spirito Santo. È solo grazie alla venuta dello Spirito Santo nella loro vita che gli apostoli si sono trasformati da uomini terrorizzati dopo la morte di Cristo, a uomini che hanno iniziato a predicare con coraggio per le strade di Gerusalemme la bella verità di chi era ed è, perché egli vive e non è morto, anzi è risorto e lo hanno visto con i loro occhi e hanno mangiato con lui nella sua forma risorta.

In un mondo odierno che si ostina a riempire le nostre menti di spazzatura e a confondere le nostre coscienze e la nostra morale, leggiamo e imitiamo le vite dei santi, come quella di san Paolo, per mantenere le nostre menti come quelle di Cristo: divine, dedicate e concentrate, e appassionatamente unite al Padre attraverso lo Spirito Santo. Lo stesso san Paolo diede ai Filippesi un solido consiglio che ci aiuterà molto nel mondo di oggi in cui siamo chiamati a navigare. Egli dice che: “Infine, fratelli, tutto ciò che è vero, tutto ciò che è onorevole, tutto ciò che è giusto, tutto ciò che è puro, tutto ciò che è bello, tutto ciò che è lodevole, se c'è un'eccellenza, se c'è qualcosa degno di lode, pensate a queste cose” Filippesi 4:8.

Paolo sapeva che potevamo riempire la nostra mente di spazzatura e di illusioni, il che è così tragico visto che Gesù, la luce del mondo, che è purezza e bontà, è venuto a liberarci da queste cose.

Mentre continuiamo a gioire oggi di tutte le benedizioni e le grazie che Dio ci manda costantemente, tutte immeritate e tutte

di misericordia, cerchiamo soprattutto di imitare le qualità di Gesù e di pregare e di connetterci al Padre attraverso il potere dello Spirito Santo. Chiedere lo Spirito. Gesù stesso una volta disse: “Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli che ve le chiedono, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono?”.

Andate in pace ad amare e servire il Signore glorificandolo con la vostra vita. Amen. Alleluia. Sia lodato Gesu Cristo.


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