Oggi ci addentriamo in una verità profonda e impegnativa riflettendo sulle parole di Gesù: “Chi cerca di conservare la propria vita la perderà, ma chi la perde la salverà”. Queste parole ci invitano a esaminare i nostri cuori e a comprendere la natura del dono di trovare la vera vita in Cristo. Considerando le nostre letture di 2 Giovanni e del Vangelo di Luca, vediamo come l'amore, la verità e la cruda realtà delle nostre scelte si intrecciano nell'arazzo della nostra fede, che rifletterà o un abbandono e una rassegnazione alla volontà di Dio o una dipendenza esagerata e paranoica da se stessi.
In 2 Giovanni ascoltiamo un messaggio accorato dell'apostolo, che si rallegra nel vedere alcuni fedeli vivere secondo la verità e i comandi di Cristo. Giovanni sottolinea il comandamento fondamentale dell'amore reciproco, evidenziando che l'amore non è semplicemente un sentimento, ma uno stile di vita che si riflette nelle nostre azioni - camminando secondo i comandamenti di Dio. Questo amore e l'adesione ai comandi di Dio costituiscono il fondamento della nostra relazione con Lui.
Giovanni mette in guardia dagli ingannatori che non riconoscono Gesù Cristo come venuto in carne e ossa, coloro che distorcono la verità per il proprio tornaconto. Nel mondo attuale, ci troviamo di fronte a una miriade di distrazioni e inganni che possono allontanarci dalla semplicità del Vangelo.
Queste ideologie “progressiste” spesso ci invogliano a compromettere la nostra fede in nome della modernità, spingendoci a cercare l'autoconservazione piuttosto che un amore disinteressato che rispecchi l'amore di Cristo. Ci viene ricordato che rimanere negli insegnamenti di Cristo significa rimanere connessi a Dio, perché, come scrive Giovanni, “chi rimane nell'insegnamento ha il Padre e il Figlio”.
Passiamo ora al Vangelo di Luca. Gesù parla dei giorni di Noè e di Lot, tempi caratterizzati da compiacimento, indulgenza e attenzione alle preoccupazioni terrene. La gente era così presa dalla propria vita da non riconoscere la serietà e l'urgenza dei segni che la circondavano. Gesù ci avverte che sarà così anche al suo ritorno, esortando i suoi seguaci ad agire con decisione, lasciandosi alle spalle tutto ciò che potrebbe ostacolare il loro rapporto con Dio. L'invito è a un distacco radicale dai desideri e dagli attaccamenti mondani, un invito a perdere ciò che pensiamo sia la nostra vita per trovarla veramente in Lui.
Cosa significa perdere la propria vita? Significa lasciare andare il nostro attaccamento all'autoconservazione, all'orgoglio e alle comodità di questo mondo. Ci sfida a esaminare ciò che ci è caro - la nostra sicurezza, i nostri progetti, la nostra reputazione - e ci chiede di metterli nelle mani di Dio. Perdere la nostra vita significa abbracciare una vita di servizio, umiltà e amore che riflette l'amore di Cristo per noi. È donarsi volontariamente senza aspettarsi una ricompensa, sapendo che così facendo non perdiamo la nostra vita, ma troviamo il compimento eterno nell'abbraccio del nostro Creatore.
L'ammonimento di Gesù a non tornare per ciò che si è lasciato è un invito a essere vigili e preparati. Dobbiamo sempre mantenere la nostra attenzione su di Lui e sui suoi insegnamenti. L'avvertimento è netto: dove c'è il corpo, lì si raduneranno anche gli avvoltoi. Cosa ci dice questo sulle nostre scelte? Ci chiede di riflettere su ciò che ci attira: ci riuniamo intorno alla presenza vivificante di Cristo o alle distrazioni e agli inganni di questo mondo?
Fratelli e sorelle, mentre navighiamo nella nostra vita quotidiana, sforziamoci di camminare nella verità, ancorati all'amore e all'obbedienza ai comandamenti di Cristo. Restiamo vigili contro le tentazioni che cercano di farci deviare dal nostro cammino. Quando siamo tentati di preservare la nostra vita in modi egoistici, ricordiamoci che la vera vita si trova nel perdere noi stessi nell'amore per gli altri e nel nostro impegno verso Dio.
Il marito che spende la sua vita nell'amore sacrificale per la moglie troverà la vita in Cristo e in abbondanza. Il sacerdote che si spende per il suo gregge avrà continuamente la presenza vivificante di Cristo che lo energizza e lo sostiene. La madre che si prende cura dei suoi figli e dedica le sue energie alla loro educazione nel Signore sarà sostenuta e benedetta da lui. Questi sono solo alcuni esempi di come si trova la vita quando si è disposti a darsi da fare per gli altri.
Possiamo gioire nel camminare nella verità e nell'amore di Cristo, trovando non solo la nostra salvezza, ma anche essendo strumenti di salvezza per coloro che ci circondano. Affermiamo ogni giorno il nostro impegno verso l'amore, la verità e il Vangelo, confidando nel fatto che perdendo noi stessi, guadagniamo veramente la vita, una vita abbondante ed eterna in Lui.
Amen.
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