Amici, oggi ci riuniamo per celebrare la vita e l'eredità di San Pio da Pietrelcina, affettuosamente conosciuto come Padre Pio. La sua esistenza è stata segnata da un profondo impegno nel vivere la sua vocazione di sacerdote e di portatore della grazia di Dio. Attraverso la sua vita, possiamo riflettere sulle letture di questa giornata, che ci ricordano l'importanza della gentilezza, dell'umiltà e della luce che siamo chiamati a condividere con il mondo.
Nella lettura dei Proverbi, siamo chiamati a non rifiutare a nessuno il bene che è in nostro potere fare. San Pio ha esemplificato questo concetto nel corso della sua vita. Non solo servì come sacerdote devoto, ma ricevette anche innumerevoli persone che cercavano il suo consiglio, la sua guarigione e la sua preghiera. Padre Pio aveva una genuina consapevolezza dei bisogni di coloro che lo circondavano e agiva in base a questa consapevolezza: non rifiutava a nessuno il bene su cui aveva diritto. Che si trattasse di ascoltare le confessioni per ore o di fornire una guida spirituale, egli si metteva a disposizione.
Questa chiamata ad agire con generosità e urgenza è una sfida nel mondo di oggi, dove le distrazioni abbondano e l'impegno può spesso avere la precedenza sulla compassione. Quando sentiamo l'incoraggiamento dei Proverbi a offrire immediatamente il nostro aiuto, siamo invitati a considerare come potremmo rispondere ai bisogni dei nostri vicini, a essere presenti a loro, proprio come lo era Padre Pio. In una società che spesso incoraggia l'interesse personale, egli è stato un modello di altruismo.
Nel 1947, grazie all'insistenza, agli sforzi e alle preghiere di Padre Pio, egli fece costruire un ospedale all'avanguardia nel centro di San Giovanni Rotondo, il paese in Italia dove era stato di stanza per la maggior parte della sua vita religiosa. L'ospedale era conosciuto come “Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza”. L'ospedale iniziò a essere costruito nel 1947 e fu inaugurato il 5 maggio 1956. Il fatto che si chiami “casa” è un segno della tenerezza e della compassione con cui Padre Pio assisteva le sofferenze e i dolori delle persone che vi venivano curate. Non c'è da stupirsi che molte presunte apparizioni di Padre Pio abbiano riferito che egli si trovava al capezzale degli ospedali, presente ora dal cielo con coloro che soffrono.
Nel Vangelo di oggi, Gesù ci ricorda che siamo come lampade destinate a risplendere per essere viste dagli altri. San Pio non nascondeva la sua fede o i suoi doni; le stimmate che portava, insieme alla sua profonda vita di preghiera e alle sue esperienze mistiche, non erano destinate alla sua gloria, ma servivano piuttosto a illuminare agli altri il cammino verso Cristo e ad ascoltare i suoi consigli di sacerdote veramente gradito agli occhi di Dio. Spesso incoraggiava coloro che si rivolgevano a lui ad approfondire il loro rapporto con Dio, invitandoli non solo a cercare i miracoli ma a diventare essi stessi portatori di luce. “Pregate, sperate e non preoccupatevi”, diceva loro, sottolineando che, anche se le prove e le tenebre possono essere presenti, la nostra luce - la nostra fede - deve risplendere luminosa per guidare noi e gli altri anche in mezzo alle avversità.
Mentre contempliamo le nostre vocazioni personali, dobbiamo chiederci: In che modo sto portando luce a coloro che mi circondano? In quali modi posso abbracciare l'umiltà, la generosità e la gentilezza? San Pio ci insegna che la nostra vocazione, per quanto piccola o grande possa sembrare, è una chiamata a riflettere l'amore e la grazia di Dio incontrando i nostri coetanei, i nostri familiari e chiunque altro sia in difficoltà, nel suo dolore e nella sua sofferenza. Allora anche noi, come Padre Pio, saremo strumenti di Cristo per la sua guarigione nel mondo.
Maria, Madre degli afflitti, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.
Add comment
Comments