Nella Santa Messa di oggi onoriamo la memoria di San Carlo Borromeo, un uomo la cui vita ha esemplificato le virtù dell'umiltà, della carità e dell'unità nello spirito di Cristo. Riflettendo sulle letture di Filippesi e Luca, possiamo vedere come San Carlo abbia vissuto questi valori attraverso le sue azioni e il suo ministero e possiamo trarre ispirazione dal suo coraggio e dalla sua dedizione.
L'apostolo Paolo, nella sua lettera ai Filippesi, ci invita a essere “della stessa idea” e “uniti nel cuore”, incoraggiandoci a guardare agli interessi degli altri piuttosto che solo a noi stessi. Questa sfida all'umiltà e all'altruismo è un tema centrale nella vita di Carlo. Nato nel 1538 da una famiglia nobile, avrebbe potuto facilmente scivolare in una vita di privilegi e comodità. Invece, alla morte prematura dello zio cardinale, Carlo scelse una strada diversa e accettò gli oneri della guida della Chiesa, diventando in giovane età arcivescovo di Milano.
Carlo Borromeo fu un uomo che cercò costantemente di riunire la popolazione della sua arcidiocesi, che era stata fratturata dalla corruzione politica e morale. Anche in questo caso, quando le tensioni politiche sono alte, specialmente in questa settimana di elezioni negli Stati Uniti, dobbiamo essere strumenti di pace, perché Dio ci chiama a prendere la strada maestra, come spesso faceva San Carlo. Non ha preso la strada più facile o ha fatto affidamento sul suo nobile background; piuttosto, si è rimboccato le maniche, ha abbracciato i suoi doveri pastorali e ha vissuto tra la gente. Visitava spesso i malati, i poveri e coloro che si trovavano ai margini della società, proprio come ci dice Gesù nel Vangelo di Luca. Allo stesso modo, quando Gesù ci dice di non invitare gli amici ai nostri banchetti, ma piuttosto coloro che non possono ripagarci, vediamo che Carlo ha vissuto davvero questa chiamata. Molte storie raccontano di come egli regalasse i suoi pasti o fornisse cibo agli affamati, incarnando lo stesso spirito di generosità e compassione che Gesù ci insegna e che fu abbracciato così profondamente da un altro incredibile santo, Francesco d'Assisi.
Riflettendo sulla vita di San Carlo, tuttavia, ricordiamo che egli non era solo un vescovo di titolo. Carlo intraprese una riforma globale della Chiesa di Milano con la visione di rispondere ai bisogni del suo gregge, specialmente dei poveri e degli emarginati. Non si trattava di semplici doveri, ma di espressioni della sua comprensione degli insegnamenti di Cristo. Ristabilì l'educazione dei sacerdoti e fondò seminari, assicurando che la parola di Dio fosse predicata da coloro che intendevano la loro vocazione come servizio agli altri.
L'impegno di San Carlo per l'umiltà è visibile nella sua insistenza sulla santità personale. Egli affermò notoriamente: “Se volete rinnovare la Chiesa, dovete cominciare da voi stessi”. Gli stessi insegnamenti di Paolo risuonano qui quando ci esorta ad agire “senza egoismo e senza vana gloria”. La vita di Charles è stata un commento vivente su come adempiere a questa esortazione. Riconosceva l'umanità e la dignità di ogni persona, indipendentemente dalla sua posizione sociale.
Nei suoi rapporti con gli altri - specialmente con quelli meno fortunati - cercava non solo di fornire aiuti materiali, ma di promuovere un'autentica comunità. Nel suo esempio vediamo una profonda comprensione della vera dignità, radicata nell'amore di Dio per ogni individuo. La sua benevolenza non era transazionale (io do a te, tu dai a me), ma piuttosto trasformativa.
Mentre riflettiamo sulle nostre vite oggi, chiediamoci: chi sono i “poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi” nelle nostre comunità? Li stiamo raggiungendo come fece Carlo o siamo più inclini a circondarci di persone che onorano e servono in qualche modo i nostri bisogni? Stiamo costruendo comunità improntate alla carità o cerchiamo i nostri interessi?
Nel ricordare San Carlo Borromeo, sforziamoci di vivere in unità, prendendoci cura gli uni degli altri, essendo umili e lasciando che lo spirito di Cristo guidi le nostre azioni. Che le nostre riunioni non assomiglino all'esclusività che spesso veniva modellata ai tempi di Gesù, ma siano piuttosto tavole aperte con il cibo del corpo e dell'anima, invitando tutti a un sano insegnamento e al messaggio evangelico nella sua interezza, aiutando i nostri fratelli e sorelle a riempirsi la pancia, specialmente quelli che non possono ripagarci. Siamo generosi, come Dio è stato generoso con noi. San Carlo Borromeo, servo amorevole di Dio, prega per noi affinché possiamo imitare la tua bontà. San Giuseppe, sposo benedetto della nostra Vergine Regina e Madre Maria, insegnaci com'è il servizio umile. Mio caro Angelo custode, insegnami a bruciare d'amore per Dio, vivendo per il mio prossimo. Nostra Signora, Regina dei Poveri, grazie per essere nostra madre e per nutrirci continuamente della Parola di Dio, che è scesa dal cielo per abitare umilmente in mezzo a noi. Tutti gli angeli e i santi pregano per noi pellegrini che ci incamminiamo verso di voi in cielo per adorare l'unico e vero Dio per tutta l'eternità. Amen.
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