Nelle letture di oggi riflettiamo sul tema profondo e spesso doloroso della morte dei profeti, quegli individui coraggiosi chiamati da Dio a dire la verità al potere, a sollevare gli oppressi e a sfidare i comodi. Nelle nostre letture, siamo testimoni della vita e del destino di tre figure significative: Geremia, Giovanni Battista e lo stesso nostro Signore Gesù Cristo come culmine di tutti i profeti. Ognuno di loro ha affrontato la persecuzione, il rifiuto e infine la morte perché ha osato proclamare il messaggio di Dio in un mondo spesso resistente alla sua verità.
Nella prima lettura, tratta dal libro di Geremia, vediamo un profeta che è rimasto fermo di fronte a un grave pericolo. I capi religiosi e i potenti funzionari minacciano Geremia di morte per aver osato parlare contro il cuore stesso della sicurezza di Gerusalemme: il Tempio e la città stessa. Geremia grida non per la propria salvaguardia, ma per la salvezza del popolo, esortandolo a riformare le proprie vie, ad ascoltare la voce del Signore. Ecco una profonda rivelazione: i profeti possono affrontare la morte, ma il loro ministero deriva da una fede incrollabile nell'appello di Dio al pentimento e alla vita. Il loro sacrificio la dice lunga sul peso del loro impegno per la verità di Dio, anche in mezzo a una feroce opposizione. Ma sono anche fondati sulla ferma convinzione che solo il cielo è la nostra casa e che noi siamo semplici pellegrini che si fanno strada in questa vita terrena cercando di discernere, abbracciare e vivere la volontà di Dio nella nostra vita.
Il cuore della dichiarazione di Geremia risuona profondamente: "Quanto a me, sono nelle tue mani; fa' di me ciò che ritieni buono e giusto". Questa è l'essenza del coraggio profetico, un invito a contemplare la nostra volontà di seguire la chiamata di Dio, a qualunque costo. Quante volte rifuggiamo dal dire la verità nella nostra vita per paura delle conseguenze? Lo spirito profetico non cerca la consolazione, ma abbraccia la condanna. E anche di fronte alla persecuzione e alla morte, vediamo che la loro eredità continua a guidarci oggi.
Passando al racconto del Vangelo di Giovanni Battista, incontriamo un tema simile. L'audace proclamazione di Giovanni sul matrimonio illegale di Erode lo portò all'imprigionamento e, infine, all'esecuzione. Qui vediamo il costo personale della difesa della rettitudine, il prezzo pagato per aver detto la verità. Erode, un uomo intrappolato nella sua rete di paure e desideri, alla fine cede alle pressioni della sua corte, sacrificando un profeta fedele sull'altare del suo orgoglio e della sua indulgenza.
Che tragica ironia! Il popolo venerava Giovanni come profeta; eppure Erode, consapevole della sua rettitudine, scelse comunque di metterlo a tacere. Quante volte anche noi mettiamo a tacere le voci della verità nel nostro mondo di oggi, sia per apatia, sia per complicità, sia per un vero e proprio rifiuto? La morte di Giovanni ci ricorda che parlare di ciò che è giusto e vero può comportare gravi conseguenze, ma è una vocazione che dobbiamo abbracciare. Giovanni, come Geremia, incarna il coraggio di affrontare il male, dando valore alla verità piuttosto che alla sicurezza personale, sapendo che il piano di Dio per noi trascende questa natura umana mortale.
Infine, arriviamo all'atto culminante della profezia: la morte di Gesù, nostro Signore, Salvatore e Dio. Come Geremia e Giovanni Battista, Gesù ha affrontato il rifiuto, il disprezzo, il processo e infine l'esecuzione.
Ma a differenza di loro, la morte di Gesù non è stata solo la tragedia di un martire; è stata il compimento del piano divino per la redenzione dell'umanità. Nel suo sacrificio, vediamo l'atto d'amore definitivo. Gesù ha preso su di sé i peccati del mondo, offrendoci una via di riconciliazione con Dio. Che possiamo permettere che il suo esempio e quello dei profeti ci rincuorino nella ricerca della giustizia e della verità, che possiamo parlare con coraggio contro l'ingiustizia e che possiamo sostenere la dignità di ogni essere umano. Di fronte alle avversità, portiamo la luce di Cristo - profeti di speranza e messaggeri d'amore - in un mondo che ne ha disperatamente bisogno.
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