Domenica - 12a settimana del Tempo Ordinario B

Published on 22 June 2024 at 19:42

Le letture di oggi ci offrono un potente promemoria della maestà e della meraviglia del potere di Dio. Nel Libro di Giobbe, Dio parla dal turbine, ricordando a Giobbe la vastità e la complessità della creazione. Dio pone a Giobbe una serie di domande retoriche, sfidando la sua limitata comprensione dell'universo e del suo posto all'interno di esso. In piedi sulla riva di un vasto mare o alla base di una magnifica montagna, quante volte siamo portati a riconoscere l'impressionante potenza del genio creativo di Dio? Quante volte ci sentiamo tranquilli, sapendo che Colui che ha dato vita a tutto questo ci ha chiamati a essere suoi figli, il suo tesoro prezioso?

Nella nostra vita ci troviamo spesso nel mezzo di tempeste, sia letterali che metaforiche. Possiamo sentirci sopraffatti dalle sfide e dalle difficoltà che ci si presentano. Ma le letture di oggi ci ricordano che non siamo soli. Siamo parte di una storia molto più grande, che va oltre la nostra comprensione. Siamo accompagnati dal Signore che ha creato tutto.

Nella seconda lettura, tratta da 2 Corinzi, Paolo scrive del sacrificio che Cristo ha fatto per noi. Egli rinuncia alla sua vita affinché noi possiamo avere la vita eterna. Si tratta di un dono sconvolgente, che difficilmente riusciamo a comprendere. Ma Paolo dice che questo sacrificio ci ha dato una vita nuova, una vita che non è legata ai limiti di questo mondo. Ancora una volta, Cristo ci mostra, con meravigliosa chiarezza, quanto ci ha amati.

La lettura del Vangelo di Marco racconta la storia di Gesù che calma una tempesta sul lago. I discepoli sono terrorizzati, ma Gesù parla alla tempesta dicendo: "Pace! State tranquilli!". E improvvisamente il vento si placa e il mare si calma. Questo non è solo un evento miracoloso, ma un potente promemoria dell'autorità di Gesù su tutta la creazione, ma ricorda la domanda che Dio pone al lavoro nella prima lettura di oggi: "Chi ha rinchiuso il mare dietro le porte chiuse quando balzò tumultuoso fuori dal grembo materno, quando lo avvolsi in una veste di nebbia e feci delle nubi nere le sue fasce; quando segnai i confini che non doveva oltrepassare e li fissai con una porta sprangata? Venite fin qui, ho detto, e non oltre: qui si infrangeranno le vostre onde orgogliose". Lo stesso Dio che parlò a Giobbe, quel giorno si trovava a poppa della barca, con gli apostoli, sul mare di Galilea e dovette ricordare al mare chi era il suo Signore, e stendendo la mano gli ordinò: "Calma, calma". Gli apostoli chiedono allora: "Chi è costui, che persino il vento e il mare gli obbediscono?". Si potrebbe pensare che a questo punto sia ovvio chi sia, eppure anche ai nostri giorni, vari culti come i Testimoni di Geova, i mormoni, i cristadelfiani e poi i non cristiani come i nostri fratelli e sorelle musulmani ed ebrei, continuano a negare la divinità di Cristo. E per tutto il tempo, ciò che ci veniva mostrato attraverso la sua presenza con noi, qui sulla terra, era che egli è l'Emmanuele, il "Dio che è con noi".

Mentre affrontiamo le nostre tempeste e le nostre sfide, ricordiamoci che non siamo soli. Siamo parte di una storia più grande, scritta da Dio stesso. Confidiamo nel suo potere e nella sua saggezza, anche quando non capiamo cosa sta succedendo intorno a noi. Ricordiamoci che Gesù è con noi e parla sempre con parole di pace e di calma nelle nostre vite, rivelandoci che la via per il cielo, per la vita eterna, passa attraverso di lui, e ci aiuta come Chiesa, sia a livello individuale che collettivo, ad arrivarci, come aiutò gli Apostoli ad arrivare all'altra sponda del mare in tempesta.

E ricordiamoci anche che la nostra vita non è fatta solo di guadagni personali o di successo. Come dice Paolo nella lettura di oggi, la nostra vita è incentrata su una cosa: conoscere Cristo e farlo conoscere. Egli ha chiesto a tutta la Chiesa di partecipare all'opera di evangelizzazione. Questa è la più grande avventura che possiamo intraprendere e che ci condurrà a una vita di pace, gioia e meraviglia.

Che Dio ci benedica con una comprensione più profonda del suo potere e del suo amore, e che possiamo sforzarci di vivere vite che riflettano la sua gloria e lo onorino in tutto ciò che facciamo. Amen.


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