Giovedì - 14a settimana del Tempo Ordinario B - San Benedetto, abate

Published on 10 July 2024 at 13:00

Cari fratelli e sorelle, mentre ci riuniamo oggi per onorare la festa di San Benedetto, la sua santa eredità ci ricorda l'importanza di cercare la verità, la saggezza e la vita eterna. Le letture di oggi ci offrono un messaggio forte su questi temi.

Nel libro dei Proverbi, siamo chiamati ad "applicare il nostro cuore alla verità" (Prov 2,2). È un invito a una seria riflessione spirituale, a sintonizzare le nostre orecchie sulla saggezza e a cercarla con tutto il cuore. Il Signore stesso è il dispensatore della sapienza e promette di mantenere il suo aiuto per coloro che lo cercano con cuore puro.

San Benedetto, nato a Nursia, in Italia, intorno al 480 d.C., fu un uomo che esemplificò questa ricerca della verità. Da giovane fu attratto dalla vita monastica e alla fine fondò l'Ordine di San Benedetto, che sarebbe diventato un faro di guida spirituale per innumerevoli generazioni.

Come scrisse nella sua Regola, "il servizio del Signore è la perfetta libertà" (Regola di San Benedetto, capitolo 4). Per Benedetto, questo significava dedicarsi a una vita di preghiera, lavoro e comunità. Cercò di vivere secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo e incoraggiò i suoi seguaci a fare lo stesso.

Nella lettura del Vangelo di oggi, tratta da Matteo, sentiamo Gesù promettere che coloro che hanno lasciato tutto per seguirlo saranno ripagati cento volte tanto ed erediteranno la vita eterna. Questa non è solo una promessa di ricompensa materiale, ma di realizzazione spirituale.

Quante volte nella mia vita di frate francescano ho sperimentato questa provvidenza e protezione celeste e le benedizioni che arrivano a un sacerdote attraverso l'amministrazione e la celebrazione dei sacramenti con i preziosi figli di Dio. E come se queste benedizioni non fossero abbastanza, il Signore continua a promettere che a coloro che si sono dedicati a seguirlo e a lavorare con lui per costruire il Regno, sarà concessa una parte del suo regno eterno, in paradiso per sempre - una beatitudine senza fine!

San Benedetto sapeva che questo dono era enorme e che il cammino non sarebbe stato facile. Richiedeva disciplina, perseveranza e umiltà. Ma sapeva anche che era l'unico modo per trovare veramente il tipo di pace e felicità che Dio, come nostro Padre nei cieli, desidera per noi.

"L'inizio di ogni bene è l'amore!". Che bella e profonda affermazione! Questa è la frase di apertura del Prologo della Regola di vita data da Benedetto a chiunque desiderasse abbracciare la forma monastica di vita religiosa e consacrata. La Regola è un testo fondamentale del monachesimo occidentale. Scritta nel VI secolo, delinea i principi e le pratiche della vita monastica, fornendo indicazioni su come vivere una vita virtuosa e santa.

La frase di apertura dà il tono all'intera Regola, sottolineando che l'amore è il fondamento di tutte le opere buone. In altre parole, tutte le azioni virtuose, le opere di carità e gli sforzi spirituali iniziano con un fondamento di amore. Questo amore non è solo un sentimento o un'emozione, ma una scelta consapevole di dare priorità al benessere e al bene degli altri rispetto ai propri interessi.

Nel contesto della vita monastica, ciò significa che i monaci e le monache sono chiamati a vivere una vita di amore disinteressato, rinunciando ai propri desideri e alle proprie ambizioni per servire Dio, la loro comunità e i fedeli della Chiesa, pregando incessantemente per loro. Sono incoraggiati a coltivare un profondo senso di compassione, gentilezza e umiltà, riconoscendo che il loro benessere individuale è inestricabilmente legato al benessere degli altri.

Al di là del contesto monastico, questa frase può essere applicata anche alla nostra vita quotidiana. Ci ricorda che le nostre azioni, grandi o piccole che siano, dovrebbero essere motivate dall'amore. Sia che lavoriamo con gli altri, sia che ci impegniamo nel servizio alla comunità o semplicemente interagiamo con chi ci circonda, dovremmo farlo con il cuore pieno d'amore.

In termini pratici, questo potrebbe sembrare Offrire un sorriso o una parola gentile a un estraneo; dare una mano a qualcuno che ne ha bisogno; praticare la pazienza e la comprensione con coloro con cui può essere difficile andare d'accordo; offrire il nostro tempo e le nostre risorse per sostenere una buona causa; mostrare gratitudine e apprezzamento per coloro che ci hanno aiutato... ecc.

Quando agiamo da un luogo di amore, creiamo un effetto a catena di gentilezza e compassione che può diffondersi ben oltre la nostra cerchia immediata. Come suggerisce il Prologo di San Benedetto, il potere dell'amore può trasformare le nostre vite e il mondo che ci circonda.

Celebrando oggi la festa di San Benedetto, ispiriamoci al suo esempio. Cerchiamo la verità con tutto il cuore, applicandoci alla saggezza e alla virtù. Siamo disposti a lasciare le cose di questo mondo e a seguire Gesù con umiltà e fedeltà, emulando al meglio il suo amore sacrificale. Forse non sarà facile, ma vi prometto che finirà con la ricompensa della vita eterna nella beatitudine perpetua del cielo con il nostro Signore che ci ha amati più di quanto potremo mai capire. San Benedetto, prega per noi. Nostra Signora, Regina di tutti i contemplativi, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.


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