Giovedì - 15a settimana del Tempo Ordinario B

Published on 17 July 2024 at 13:00

Mentre riflettiamo sulle letture di oggi, mi viene in mente la vita del nostro fondatore, San Francesco d'Assisi, che ha incarnato i valori di giustizia, umiltà e semplicità. Nel Vangelo, Gesù ci invita a venire da lui con i nostri fardelli e a trovare riposo nel suo giogo. Questo invito è una chiamata a consegnare la nostra volontà alla volontà di Dio, a lasciare andare le nostre paure e ansie e a confidare nella sua amorevole provvidenza.

Nella prima lettura, tratta da Isaia, ascoltiamo parole che riecheggiano i desideri del cuore di Francesco. Egli desiderava che la giustizia di Dio fosse rivelata sulla terra e trascorse la sua vita cercando di realizzarla attraverso le sue azioni e le sue preghiere. Per Francesco, il cammino della giustizia non consisteva nell'imporre la propria volontà, ma nell'allinearsi alla volontà di Dio, confidando che la via di Dio è sempre agevole e pacifica. Prima di poter aiutare gli altri a trovare la pace, egli stesso dovette affidarsi e confidare in nostro Signore affinché lo aiutasse a superare le turbolenze del suo cuore.

Il cammino di Francesco fu segnato da momenti di grande lotta e oscurità, ma egli rimase saldo nella sua devozione a Dio. Si considerava un servitore di Dio, piuttosto che un leader o una figura autoritaria. Capì che il vero potere non deriva dalle conquiste umane, ma dall'abbandono alla volontà di Dio.

Nel Vangelo, l'invito di Gesù a venire da lui con i nostri fardelli non è una chiamata a forzare noi stessi in una sorta di disciplina o rigidità autoimposta. È piuttosto un invito ad arrendersi dolcemente, a lasciar andare il nostro bisogno di controllo e ad abbracciare la pace che deriva dalla fiducia in Dio. Il giogo di Gesù non è pesante o gravoso; è facile e leggero perché è incentrato sulla sua presenza amorevole. Ci sono tante cose che sfuggono al nostro controllo in questa vita, ma dobbiamo solo avere fiducia. Questa settimana è stata segnata da eventi molto drammatici nell'arena politica. Un attentato è stato a pochi millimetri dalla fine della vita dell'ex presidente Donald Trump.

Lui è stato risparmiato, ma altri non lo sono stati e le vite delle famiglie sono state sconvolte per sempre. Essendo sopravvissuto all'attentato, siamo certi che l'ex presidente abbia avuto molto da riflettere nei giorni successivi, perché c'è qualcosa di più importante della politica, della ricchezza, degli onori, del potere e dei piaceri del mondo, e quel qualcosa di più importante è cercare di vivere la volontà di Dio nella nostra vita. Preghiamo per tutti i leader, le autorità e gli influencer di questo mondo, affinché il Signore li protegga dall'ingannatore, il padre della menzogna, che si nasconde dietro le quinte con i suoi demoni per vedere come porre fine alla nostra relazione con Dio. Tutto si riduce a questo quando si ha a che fare con il diabolico: il desiderio del diavolo di porre fine al nostro legame con il nostro Padre amorevole.

L'attentato rende chiara una cosa: nessuno di noi conosce il giorno o l'ora in cui Dio ci permetterà di passare da questa vita all'altra, sapendo che la morte e il giudizio ci attendono tutti con la possibilità del purgatorio, del paradiso o anche, e Dio non voglia, dei tormenti eterni dell'inferno. Sebbene molte cose siano al di fuori del nostro controllo, dobbiamo ricordare che abbiamo il nostro libero arbitrio per cercare di essere più coerenti con la volontà di Dio. Affidiamo a Lui tutte le cose che sfuggono al nostro potere. I politici hanno la grande responsabilità di rispettare le leggi di Dio. Tuttavia, quando decidono di permettere all'immoralità di dilagare nei nostri Paesi e nel mondo, ancora una volta, dobbiamo affidare tutto a Dio, al quale nessuna di queste cose è impossibile da cambiare.

In fin dei conti, Egli ci ha destinati tutti ad andare in cielo e a stare con Lui per sempre, ma non impone a nessuno il suo amore eterno. Si tratta di una scelta libera, che deriva da un rapporto reale, maturativo e graduale con lui. Nostro Signore, nei vangeli, si è sforzato di farcelo capire. Siamo in una relazione.

Riflettendo sulla vita e sulla testimonianza di San Francesco, ci viene ricordato che la vera libertà non deriva dal raggiungimento di grandi cose o dall'accumulo di potere, ma dal vivere in armonia con la volontà di Dio. Francesco sapeva che la vera gioia e la pace non vengono dalle circostanze esterne, ma dall'essere centrati nell'amore di Dio. Ricordiamoci di queste parole quando in questi giorni di ebbrezza politica possiamo essere travolti dal trionfalismo che ogni partito desidera celebrare. Teniamo lo sguardo fisso sul Signore Gesù crocifisso. Egli è il nostro faro che ci accompagnerà nel nostro difficile cammino.

Mentre percorriamo i nostri sentieri oggi, possiamo cercare di emulare l'esempio di Francesco di umiltà e fiducia e possiamo trovare riposo nella consapevolezza che la via di Dio è sempre liscia e pacifica, anche nel mezzo delle nostre più grandi sfide. Tutto ciò che dobbiamo fare è portare i nostri fardelli e i nostri cuori pesanti al Signore, che è in grado di calmare le tempeste della vita e che porta amorevolmente la pace nei nostri cuori e nelle nostre anime. Amen


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