Cari fratelli e sorelle, celebrando la festa di San Giacomo Apostolo, ci viene ricordata l'importanza dell'umiltà, del servizio e della forza della fede. Nella lettura del Vangelo di oggi, vediamo l'incontro di Gesù con la madre di Giacomo e Giovanni, che gli chiede di esaudire la loro richiesta di sedere alla sua destra e alla sua sinistra nel suo regno. Gesù risponde dicendo che questo non spetta a lui, ma è riservato a coloro che sono stati preparati dal Padre.
Questo incontro evidenzia il contrasto tra l'ambizione terrena e la sapienza divina. I due fratelli sono concentrati sui propri desideri e interessi, mentre Gesù è concentrato sul servizio agli altri. Egli dice che la vera grandezza non deriva dalla ricerca del potere o dello status, ma dal servire gli altri e dal dare la vita per loro.
Nella prima lettura, tratta da 2 Corinzi, ci viene ricordato che come seguaci di Gesù siamo chiamati a incarnare questo stesso spirito di servizio e umiltà. Paolo scrive che "portiamo nel corpo la morte di Gesù" affinché "la vita di Gesù si manifesti anche nel nostro corpo". Ciò significa che dobbiamo essere disposti a prendere le nostre croci ogni giorno e a seguire Gesù nel suo cammino di sacrificio.
È qui che vediamo l'importanza di distinguere tra Giacomo il Minore e Giacomo il Maggiore.
Giacomo il Maggiore, noto anche come Giacomo figlio di Zebedeo, faceva parte della cerchia ristretta di Gesù, insieme a suo fratello Giovanni. Era noto per il suo entusiasmo e il suo zelo, ma anche per la sua mancanza di comprensione a volte. Nella lettura del Vangelo di oggi, partecipa alla richiesta di sua madre di sedere alla destra di Gesù.
D'altra parte, Giacomo il Minore è spesso chiamato "il Giusto" o "il giovane Giacomo". Si pensa che sia l'autore dell'Epistola di Giacomo nel Nuovo Testamento, che sottolinea l'importanza della fede, delle opere e dell'umiltà. La sua epistola è un invito ai cristiani a vivere la loro fede in modi pratici, servendo gli altri e mostrando compassione.
Mentre celebriamo oggi la festa di San Giacomo Apostolo, riflettiamo sui nostri desideri e sulle nostre ambizioni. Stiamo cercando di servire gli altri o semplicemente di promuovere i nostri interessi? Siamo disposti a prendere le nostre croci ogni giorno e a seguire Gesù nel suo cammino di sacrificio?
Chiediamo lo stesso spirito di fede e di umiltà che guidò Giacomo e suo fratello Giovanni dopo aver appreso da Gesù che questa è la vera via del discepolo. Che anche noi possiamo essere pieni di un senso di stupore e meraviglia per la potenza e la saggezza di Dio, e che possiamo essere disposti a rinunciare ai nostri piani e desideri per servire gli altri.
Possiamo anche ricordare che la vera grandezza non deriva dalla ricerca del potere o dello status, ma dal servire gli altri e dal dare la vita per loro. Questo è ciò che ha fatto nostro Signore e questo è stato il modo più potente in cui ha insegnato agli apostoli. Che anche noi possiamo imparare dal nostro mite e umile Salvatore. San Giacomo, prega per noi.
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