Oggi ci riuniamo per celebrare un magnifico evento nella vita della nostra Madre Santissima: la sua Assunzione in cielo, in anima e corpo. Questa festa solenne ci ricorda il ruolo unico di Maria nel piano di salvezza di Dio e ci offre profondi spunti di riflessione sul nostro cammino e destino terreno.
La prima lettura, tratta dal Libro dell'Apocalisse, ci offre un'immagine vibrante di questo grande mistero. Vediamo una donna vestita di sole, coronata di stelle, in piedi nella battaglia cosmica tra il bene e il male. Questa donna, la cui identità è profondamente intrecciata con l'Arca dell'Alleanza, rappresenta non solo Maria, ma anche la Chiesa e il popolo di Dio. Così come l'Arca conteneva la presenza di Dio tra gli israeliti, Maria portava nel suo grembo la presenza stessa di Dio quando ha portato in grembo Gesù. L'immagine del drago che aspetta di divorare il bambino sottolinea la realtà della guerra spirituale e le sfide che devono affrontare tutti coloro che cercano di seguire Cristo.
In questa lettura ci viene ricordato che la gloriosa conclusione della vita terrena di Maria non è stata una tragedia, ma il culmine della sua fedeltà e il sigillo di approvazione che Dio ha posto sulla sua preziosa e protetta ancella. La promessa di Dio a lei fatta fu trionfante: "Il suo bambino fu portato a Dio e al suo trono". Questo ci ricorda che, grazie alla risurrezione di Cristo, anche noi siamo chiamati a partecipare alla gloria celeste. L'Assunzione di Maria è un segno di speranza per tutti coloro che credono. Afferma che la vittoria sul peccato e sulla morte è stata ottenuta e ci invita a ricordare la nostra destinazione finale: la partecipazione alla vita eterna che ci è stata promessa.
Nella sua lettera ai Corinzi, San Paolo riflette sulla risurrezione, affermando che Cristo è la "primizia di coloro che si sono addormentati". Come Cristo è stato risuscitato dai morti, così anche noi saremo risuscitati. Maria, che ha creduto senza riserve alla promessa di Dio, è la prima a sperimentare questa realtà nella propria Assunzione. Ella si pone come modello di perfetto discepolato, insegnandoci a rispondere alla chiamata di Dio con fiducia e coraggio.
Nel Vangelo di Luca, incontriamo Maria durante la sua visita a Elisabetta. Questo momento di gioia e di riconoscimento evidenzia la verità che Dio ha guardato con favore a Maria. Le parole di Elisabetta - "Benedetta tu fra le donne" e "benedetto il frutto del tuo seno" - riecheggiano nei secoli e anche noi dichiariamo questa benedizione su di lei in ogni Ave Maria che preghiamo. Il canto di lode di Maria, il Magnificat, risuona con una profonda comprensione della misericordia e della potenza di Dio. Ci ricorda che, come Maria, siamo chiamati a proclamare la grandezza del Signore, a sollevare gli umili e a confidare nella promessa di salvezza di Dio.
Mentre meditiamo su queste scritture, dovremmo anche riflettere sul significato del dogma dell'Assunzione, proclamato ufficialmente da Papa Pio XII il 1° novembre 1950. Nella sua costituzione apostolica "Munificentissimus Deus", il Papa affermò che è una verità divinamente rivelata che Maria, al termine della sua vita terrena, fu assunta in anima e corpo nella gloria celeste. Questa proclamazione si basa su una tradizione di lunga data nella Chiesa ed è radicata nella comprensione del ruolo di Maria nella storia della salvezza. Il dogma afferma non solo la santità e la grazia uniche di Maria, ma offre anche uno sguardo alla nostra futura resurrezione e gloria.
In un mondo spesso pieno di disperazione e incertezza, l'Assunzione di Maria trasmette un potente messaggio di speranza. Ci invita ad alzare gli occhi verso il cielo e a vivere la nostra vita con la certezza di essere destinati alla vita eterna con Dio. Come Maria fu sempre fedele durante la sua vita, anche noi siamo chiamati a essere discepoli fedeli, confidando nelle promesse di Dio e partecipando attivamente alla sua missione nel mondo.
Mentre commemoriamo l'Assunzione della Beata Vergine Maria, sforziamoci di imitare la sua fede, la sua fiducia e il suo impegno incrollabile nella volontà di Dio. Che l'esempio di Maria ci ispiri a vivere la nostra vocazione con gioia e a proclamare la grandezza del Signore in tutto ciò che facciamo, confidando che un destino glorioso attende tutti coloro che hanno amato e servito Dio nella loro vita.
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