Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi nel mondo francescano celebriamo la memoria di San Giacomo delle Marche e ricordiamo il suo ruolo significativo nella storia dell'Ordine francescano e il suo impatto duraturo sulla Chiesa e sulla nostra fede cattolica. San Giacomo non fu solo un devoto francescano, ma anche un evangelizzatore la cui vita emulò la missione di nostro Signore: portare la Buona Novella a tutti, specialmente a coloro che sono smarriti e sofferenti.
Le nostre letture di oggi, tratte dal libro dell'Apocalisse e dal Vangelo di Luca, rivelano temi profondi di giudizio, salvezza e speranza. Nell'Apocalisse, assistiamo a un potente annuncio della caduta di Babilonia, simbolo di decadenza morale e corruzione spirituale. La voce del grande angelo grida la desolazione e la distruzione finale della città, sottolineando la giustizia di Dio contro il peccato e il tradimento del suo popolo. Eppure, in mezzo alla cupa realtà del giudizio, le voci della moltitudine si levano in lode della giustizia di Dio: “Alleluia! Salvezza, gloria e potenza appartengono al nostro Dio”.
Allo stesso modo, nel Vangelo, Gesù parla ai suoi discepoli dei segni dei tempi finali e delle tribolazioni che precederanno la sua venuta. È un momento di avvertimento, ma anche un invito alla speranza: “Quando cominceranno ad accadere questi segni, state eretti e alzate il capo perché la vostra redenzione è vicina”. Questi passaggi risuonano profondamente con noi oggi, ricordandoci che, pur vivendo in un mondo pieno di conflitti e incertezze, siamo chiamati a rimanere vigili, fedeli e fiduciosi.
San Giacomo delle Marche visse in un'epoca di sconvolgimenti, segnata da tumulti sociali e religiosi. Egli abbracciò la sua spiritualità francescana, viaggiando instancabilmente per predicare il Vangelo, promuovere la pace e portare la riconciliazione nelle comunità in crisi. Il suo impegno verso gli ideali di San Francesco - una vita di povertà, umiltà e servizio - fu un faro di speranza e una testimonianza del potere trasformativo del Vangelo.
Nella sua predicazione, San Giacomo disse una volta: “Il più grande di tutti i comandamenti è che ci amiamo gli uni gli altri”. Questa semplice ma profonda verità diventa il fondamento della nostra missione cristiana. Proprio come le grida della moltitudine in cielo celebrano la giustizia di Dio, la vita di San Giacomo proclama l'amore e la misericordia di Dio attraverso l'azione e la testimonianza.
Ci ha anche ricordato: “È meglio essere disprezzati per aver fatto il bene che essere lodati per aver fatto il male”. Nel nostro tempo, siamo chiamati a incarnare lo stesso spirito di vivere con coraggio la nostra fede in ambienti anche ostili. Anche noi dobbiamo proclamare la Buona Novella in un mondo che spesso rispecchia il caos e la corruzione di Babilonia. Non dobbiamo perderci d'animo di fronte alle sfide che dobbiamo affrontare, sia nelle nostre comunità che su scala globale. Siamo chiamati a essere portatori di luce nelle tenebre, specchi della grazia e della misericordia di Dio per gli altri e sostenitori della giustizia e della pace nella nostra società.
Mentre riflettiamo sulle nostre benedizioni oggi, e per i nostri fratelli e sorelle americani, nel contesto del Giorno del
Ringraziamento, consideriamo l'abbondanza di cui godiamo. San Giacomo affermava: “Beato chi dà con cuore allegro”, ricordandoci che le nostre benedizioni sono un invito alla generosità. Ricordiamoci che questa abbondanza non è solo per il nostro benessere, ma è un dono da condividere con chi soffre e lotta. Attraverso la gratitudine, possiamo coltivare uno spirito di generosità che ci spinge a tendere sempre più la mano al prossimo.
Così, in questa memoria di San Giacomo delle Marche, chiediamo la sua intercessione e imitiamo la sua fiducia nella promessa di redenzione di Dio. Una volta disse: “Non abbiate paura delle tempeste della vita, perché il Dio che serviamo è più grande della tempesta”. Maria Santissima, Regina dei Santi, prega per noi che ricorriamo a te.
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