Le letture di oggi ci offrono una ricchezza di intuizioni spirituali che ci presentano una potente critica dell'idolatria e una chiamata alla missione sotto la protezione dell'unico, vero e vivente Dio. Oltre a lui, non ce ne sono altri.
Nella prima lettura, il profeta Osea mette in guardia il popolo d'Israele contro le sue pratiche idolatriche, affermando che si è fatto degli dei e che ha offeso l'unico vero Dio con le sue vie malvagie. Si sono allontanati dall'unico vero Dio che si è rivelato a loro e hanno creato le loro false divinità, che alla fine li porteranno alla distruzione.
Questo è un avvertimento che risuona profondamente con la nostra vita. Quante volte ci allontaniamo dal Dio vivente e creiamo i nostri idoli? Quante volte diamo priorità ai nostri desideri e ai nostri bisogni rispetto alla volontà di Dio? Quante volte spendo enormi quantità di denaro giocando d'azzardo come se Dio non esistesse, mentre dimentico che i poveri là fuori possono beneficiare dell'abbondanza con cui Lui mi ha benedetto? Quante volte scelgo di oggettificare una donna che è figlia di Dio e mi prendo la responsabilità di violare quella sacra figlia di Dio con i miei pensieri, se non con le mie azioni?
Quante volte, come donna, potrei vestirmi in modo inappropriato e, invece di aiutare i miei fratelli a progredire nella santità, li tenterei verso l'impurità e l'infedeltà? Non è forse anche questo diventare un dio a sé stante, dove penso di poter pensare o fare quello che mi pare? Vedete, sotto ogni peccato c'è un po' di orgoglio che mette da parte Dio, anche se temporaneamente, se non del tutto. E molte persone passano molti anni alienate dall'unico e solo Dio perché si sono circondate di falsi dei nella loro vita e, peggio ancora, si sono fatte dei loro piccoli dei, dove l'onore e il potere, invece di essere attribuiti a Dio, sono ricercati personalmente e diabolicamente. Molti, moltissimi figli di Dio hanno vissuto sotto la bandiera di Lucifero: "Non voglio servire!". Dobbiamo pregare gli uni per gli altri, fratelli e sorelle, perché il nostro nemico non è semplicemente un altro uomo, ma il Padre della Menzogna, il Serpente Antico, Satana e i suoi demoni. Quando facciamo queste cose abominevoli, non siamo dissimili dal popolo d'Israele, che si è fatto degli dei d'argento e d'oro, per poi scoprire che non sono altro che vuoti e inutili strumenti del maligno per allontanarci da colui che solo è la Bellezza e la Bontà stessa.
Nel Vangelo di oggi vediamo come Gesù, il Figlio di Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, viene in mezzo a noi, scacciando i demoni e portando la guarigione a coloro che soffrono. Non viene per creare nuovi idoli o per servire se stesso, ma piuttosto per servire gli altri e portare gloria al Padre. E quando vede le folle di persone turbate e abbandonate, come pecore senza pastore, il suo cuore si muove a compassione per loro.
La compassione di Gesù per i suoi figli e la sua diligente consapevolezza della presenza del male sono un potente promemoria di ciò che significa essere un vero pastore. Non si allontana dalla gente e non la abbandona a se stessa. Al contrario, chiama i suoi discepoli dicendo: "La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi; chiedete dunque al padrone della messe di mandare operai per la sua messe". Questa è una chiamata alla missione, una chiamata ad andare nel mondo e a portare la Buona Novella della salvezza a tutti gli uomini.
Mentre riflettiamo su queste letture oggi, chiediamoci: Ci stiamo allontanando dal Dio vivente per creare i nostri idoli? Stiamo privilegiando i nostri desideri rispetto alla volontà di Dio? Oppure siamo disposti a lasciare i nostri interessi e a servire gli altri come operai per la messe di Dio?
Che possiamo essere come Gesù, che non è venuto per essere servito ma per servire, e che possiamo essere pieni della sua compassione per coloro che sono in difficoltà e abbandonati. Che possiamo essere inviati nel mondo come operai per la messe di Dio, portando speranza e guarigione a tutte le persone, mentre combattiamo il male con la corazza di Dio come nostra protezione. Nostra Signora, Regina degli Angeli, prega per noi. Amen.
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