Nel Vangelo di oggi ci viene presentato un episodio in cui viene chiesto a Gesù di dare priorità alla sua famiglia terrena, sua madre e i suoi fratelli, rispetto alla sua missione divina. A prima vista, potrebbe sembrare che Gesù manchi di rispetto a sua madre, Maria, dicendo: "Chi è mia madre? Chi sono i miei fratelli?". Ma non lasciamoci ingannare. Gesù non sta negando il suo amore e la sua devozione per la madre. Al contrario, sta ridefinendo il significato di famiglia.
Se mai possiamo accettare una ridefinizione della famiglia tradizionale, è proprio questa. Infatti, la famiglia tradizionale è sempre stata radicata nel fare la volontà del Padre. Nella prima lettura, tratta dal libro di Michea, ci viene ricordata la compassione e la misericordia di Dio verso il suo popolo, perché è presente una relazione. Dio non persiste nell'ira per sempre, ma si diletta nella clemenza. Perdona i nostri peccati e ci mostra gentilezza proprio perché apparteniamo a lui, alla sua famiglia.
Nel Salmo responsoriale preghiamo per la misericordia e l'amore di Dio, chiedendogli di risanarci e di abbandonare il suo dispiacere nei nostri confronti.
Ci viene ricordato che l'ira di Dio non durerà per sempre e che Egli desidera darci la vita e che il suo popolo gioisca in Lui, ma ciò significa che noi ascoltiamo i suoi comandi e facciamo ciò che Egli desidera, perché alla fine Egli ci chiede queste cose per il nostro bene e noi siamo in grado di crescere forti nella vita virtuosa e nella determinazione.
Nel Vangelo, Gesù ci dice che la vera famiglia non è definita da legami di sangue, ma dal nostro rapporto con Dio Padre. Egli dice: "Chiunque fa la volontà del Padre mio celeste è mio fratello, mia sorella e mia madre". Questo significa che tutti coloro che lo seguono, che fanno la sua volontà, diventano parte della sua famiglia.
Allora, cosa significa questo per Maria, nostra Madre? Gesù la rifiuta? No! Gesù la accoglie come parte della sua famiglia perché ha fatto la volontà di Dio Padre. È stata scelta dal Padre Eterno per portare in grembo il Figlio di Dio, per crescerlo con amore e devozione. Il suo amore per Lui è stato un riflesso dell'amore di Dio per tutti noi.
Il ruolo di madre di Maria non viene sminuito dalle parole di Gesù, bensì elevato. Non è più solo una madre biologica, ma una madre spirituale per tutti coloro che seguono Gesù. È un modello di fedeltà e obbedienza alla volontà di Dio.
Da questa lettura del Vangelo traiamo una comprensione più profonda di ciò che significa essere una famiglia in Cristo. Non si tratta di legami biologici, ma del nostro rapporto con Dio e della nostra volontà di seguire la sua volontà. Possiamo sforzarci di far parte della famiglia di Gesù, facendo la sua volontà con amore e devozione, proprio come ha fatto Maria.
Ricordiamoci che Maria è innanzitutto Madre, prima di tutti gli altri titoli di cui la adorniamo, ad esempio nelle Litanie. È la Regina del cielo?
Assolutamente sì. Ma prima è la Madre di Dio. È lei la "Casa d'oro" che ha ospitato nel suo grembo immacolato il Figlio eterno di Dio? Sì. Ma questo è un promemoria di come sia sua Madre. È la Regina degli Apostoli? Sì, ma lo è perché li ha guidati, prima di tutto, a fare la volontà di Dio.
Perciò, lasciamoci guidare da lei, perché la sua gioia e la sua vocazione è sempre stata quella di amarci e di condurci alla volontà di Dio, di nostro Signore stesso, che ce l'ha donata dalla croce nel momento più doloroso della sua vita, per ricordarci la preziosità di quel dono - la Madonna, Madre della Misericordia e Madre dell'Amore.
Che continui ad essere sempre clemente con noi e preghi per noi, suoi figli, che ricorriamo a lei con fede.
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