Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi abbiamo l'opportunità di riflettere sulla grandezza della nostra Madre, invitati a rivisitare il suo ruolo centrale nel Nuovo Testamento e a comprendere il profondo significato dell'incarico affidatole da Gesù mentre pendeva dalla croce. Per farlo, ci rivolgiamo prima al Libro dei Proverbi e poi al Vangelo di Luca per le letture della Messa di oggi.
In Proverbi 21:1-6, impariamo a conoscere la sovranità di Dio sui cuori degli uomini, ricordandoci che, in ultima analisi, tutte le cose riposano nel piano divino del nostro Creatore. Il cuore di un re è come l'acqua nelle mani del Signore; Dio lo dirige secondo la sua volontà. Questo ci ricorda Maria, la nostra Madre. Infatti, se il cuore di un re può essere così docile alla volontà di Dio, quanto più la donna che egli ha creato, scelto e destinato a essere sua Madre, assumendo nel tempo una natura umana, è stata opportunamente dotata di un cuore che coopera, co-redime, con il Cuore di Dio?
Dal momento in cui ricevette il saluto dell'angelo, il suo cuore fu guidato dal progetto di Dio. Ha risposto con profonda umiltà e obbedienza, dicendo: “Mi sia fatto secondo la tua parola”.
Maria esemplifica l'essenza stessa di ciò che significa affidarsi alla direzione di Dio. Il suo cammino non è stato facile; è stato umanamente segnato da prove, incertezze e sacrifici. Tuttavia, il suo impegno verso la volontà di Dio era incrollabile, perché al di là dei sacrifici che era disposta a fare, come sentiamo nei Proverbi: “Fare ciò che è giusto e corretto è più gradito al Signore del sacrificio”. Maria incarna questa verità attraverso la sua vita, dimostrando rettitudine e giustizia con le sue azioni e la sua fede.
Nel corso della vita di Gesù, la vediamo sostenere silenziosamente il Signore - dopo tutto, era presente al banchetto delle nozze di Cana, intercedendo con compassione, e in seguito, seguendolo durante il suo ministero. Quando Gesù stava insegnando e i suoi parenti erano fuori a chiamarlo, ricordò a tutti noi il legame più profondo che condividiamo con Dio, affermando: “Mia madre e i miei fratelli sono quelli che
ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Questa affermazione evidenzia non solo la grandezza di Maria, ma anche il suo profondo amore per Dio e il suo ruolo nella storia della salvezza.
Arrivati ai piedi della croce, assistiamo al culmine del cammino di Maria. In quel momento di straziante dolore e di profondo amore, Gesù la affida al discepolo che amava, dicendo: “Donna, ecco tuo figlio”, e a Giovanni: “Ecco tua madre”. Qui Gesù instaura un nuovo rapporto che trascende i legami di sangue e i legami terreni. Egli eleva Maria a un posto di autorità materna per tutti i credenti.
Il ruolo assegnato a Maria dalla croce è monumentale. Non è solo la madre di Gesù, ma anche la madre spirituale di tutti noi. Attraverso di lei troviamo conforto, guida e un esempio di perfetto discepolato. Ella ascolta le grida di tutti i suoi figli e risponde con cuore di madre, offrendo la sua intercessione a coloro che la invocano.
Mentre riflettiamo su Maria, ricordiamo che la sua grandezza non risiede nel suo status, ma nella sua umiltà e apertura alla volontà di Dio. Ha ascoltato e ha agito. È il nostro modello, che chiama anche noi ad ascoltare la Parola di Dio e ad agire di conseguenza. Ognuno di noi è invitato a prendere Maria come esempio, a trovare forza nella sua fede incrollabile e a vivere la chiamata a servire gli altri e a cercare la giustizia, proprio come la sua vita ci insegna.
Santa Maria, Regina della Divina Volontà, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.
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