Martedì - 27a Settimana del Tempo Ordinario B

Published on 7 October 2024 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, mentre ci riuniamo per riflettere sulla profonda importanza della preghiera nel nostro rapporto con Dio, le letture dai Galati e dal Vangelo di Luca ci invitano a considerare come i nostri percorsi spirituali spesso rispecchino le esperienze di San Paolo, Marta e Maria, i protagonisti di oggi, ognuno dei quali è segnato dalla trasformazione, dalla distrazione e dal desiderio di un legame più profondo con il nostro Creatore.

Nella prima lettura da Galati, incontriamo San Paolo, un uomo la cui vita è stata caratterizzata da un fervente zelo per le sue tradizioni ancestrali. Si dedicò alla persecuzione e alla pulizia culturale dei cristiani, credendo di servire Dio. Tuttavia, Dio lo scelse, lo chiamò per grazia e gli rivelò Suo Figlio in modo da cambiare radicalmente la vita di Paolo, che prima era conosciuto come Saulo. L'incontro fu così completamente trasformante che egli si sentì persino spinto ad assumere un nuovo nome - niente di nuovo nelle Sacre Scritture. Non fu attraverso la consultazione di altri o una rapida transizione che Paolo trovò il suo scopo: fu un viaggio solitario in Arabia: “Non ho consultato subito persone in carne e ossa, né sono salito a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, piuttosto andai in Arabia e poi tornai a Damasco”.

Fu nel silenzio e nella solitudine di quel deserto che uno sconcertato Saulo, quasi intontito dopo che il suo mondo era stato messo sottosopra, iniziò a dare un senso alla storia della salvezza, perché, vedete, solo Cristo è la vera luce che illumina l'intera parola di Dio, poiché Egli è la Parola di Dio: “In principio era la Parola, la Parola era con Dio, la Parola era Dio”. Paolo aveva realizzato in modo sorprendente che ora stava per iniziare la sua vera vita, una vita in Cristo. Perciò iniziò a dialogare con il Messia appena scoperto, l'unico e tanto atteso da Israele, e in preghiera iniziò a scavare sempre più in profondità. Questo dovrebbe essere il caso di tutti noi, naturalmente.

Questo momento cruciale ci insegna che la preghiera non è un semplice rituale, ma piuttosto un invito a entrare in una relazione profonda con Dio. Proprio come Paolo cercava Dio nelle profondità del deserto arabo, anche noi possiamo scoprire che a volte dobbiamo allontanarci dal rumore e dal clamore della nostra vita per ascoltare veramente la Sua voce, quell'unica voce del Buon Pastore che porta chiarezza nella vita delle sue preziose pecore. Il nostro cammino può non essere lineare; Dio può condurci attraverso periodi di confusione o di solitudine per approfondire la nostra fiducia in Lui. In questi momenti, come Paolo, impariamo che la nostra identità e il nostro scopo non si trovano nei nostri successi o nel nostro passato, ma nel nostro rapporto con Gesù. Ecco quanto è importante il nostro legame con Gesù.

Nel Vangelo di Luca incontriamo Marta e Maria, due sorelle che rappresentano risposte diverse all'invito di Gesù. Marta è indaffarata, sopraffatta dalle sue responsabilità. È ansiosa, preoccupata per molte cose, cosa che possiamo fare tutti nella nostra vita quotidiana. Maria, invece, sceglie di sedersi ai piedi di Gesù, ascoltando le sue parole. Gesù corregge Marta con dolcezza, ricordandole che il servizio è buono, ma deve scaturire da un legame con Lui. C'è “bisogno di una sola cosa”: essere presenti con il Signore, cioè pregare!

Proprio come nella vita di Marta, le esigenze del mondo possono spesso mettere in ombra le nostre ricerche spirituali, così nel tentativo di adempiere ai nostri doveri, possiamo 

dimenticare di fermarci ad ascoltare. Le parole di Gesù a Marta ci invitano a dare priorità alla preghiera, a invitare Lui nella nostra routine quotidiana, permettendogli di guidare le nostre azioni e di concentrare i nostri cuori.

Considerando quindi le parole di nostro Signore, secondo cui al di là di tutte le altre responsabilità “c'è bisogno di una sola cosa”: la preghiera, non dovremmo forse cercare di imparare e mettere in pratica tutti i vari modi ed espressioni di preghiera che la Chiesa ci ha messo a disposizione fin dalla sua nascita da parte di Cristo stesso? La Messa, essendo naturalmente la preghiera più grande, è così profonda che in ogni celebrazione eucaristica Cristo scende dal cielo in modo tangibile per risiedere nei nostri cuori. Abbiamo meditato ultimamente su questo tesoro che è la Messa? La Liturgia dell'Orazione, l'antica preghiera oraria con cui i sacerdoti e tutti i religiosi consacrati supplicano Dio a nome del suo popolo... anche questa modalità di preghiera è da approfondire. E poi, ieri, abbiamo celebrato un'altra preghiera che ci è scesa dal cielo: il Santo Rosario della Beata Vergine Maria, che tanti santi hanno definito la kryptonite di Satana! E poi ci sono tutti i modi in cui possiamo entrare “personalmente” in contatto con Dio nei momenti di silenzio, petizione, ringraziamento, adorazione... stupore... ecc. Ci rendiamo conto di quante risorse abbiamo per mantenere cariche le nostre batterie spirituali? È solo una batteria scarica che diventa debole e fiacca, come Sansone che pensava che, dopo aver peccato, sarebbe stato perfettamente a posto e avrebbe affrontato i Filistei come faceva sempre, ma che, rompendo il suo stato di grazia, era debole. Poco sapeva.

Così anche noi, prendiamo a cuore le parole di Gesù a Santa Marta e meditiamole: “Di una cosa sola c'è bisogno” e, come Santa Maria (tradizionalmente identificata con Santa Maria Maddalena), riversiamoci in Lui alla sua presenza e manteniamo il nostro rapporto con Dio vivo, fecondo e fonte di tutta la nostra gioia, pace e forza, un legame che diventa poi un ponte verso il cielo e la visione di Dio faccia a faccia, e la gioia della compagnia della sua Regina e di tutti gli Angeli e i Santi stessi un giorno in paradiso.

Perciò, per sua intercessione, il buon Dio vi dia forza e saggezza, spirito di mortificazione e disciplina, per imparare e coltivare un vero spirito di preghiera e di adorazione, come quello che Egli cercherebbe nei suoi veri adoratori - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Andate avanti e sappiate che con la preghiera continuerete ad assicurarvi un posto in cielo. Maria Santissima, Regina della preghiera e contemplazione, prega per noi che ricorriamo a te.


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