Amici in Cristo, mentre ci riuniamo per celebrare la vita e l'eredità di San Giovanni Paolo II, ci viene ricordato che è stato un Papa il cui nome risuona di speranza, pace e fede profonda. Per chi è nato negli anni '70, crescere con questo Papa come leader della Chiesa è stata davvero una benedizione sotto molti aspetti. Le nostre letture da Isaia e dal Vangelo di Giovanni ci forniscono una bella lente attraverso cui riflettere sulla sua straordinaria vita e missione di pastore della Chiesa.
Nella prima lettura di Isaia (52,7-10), ascoltiamo l'emozionante proclama: “Come sono belli sui monti i piedi di colui che porta il lieto annuncio, che annuncia la pace, che porta buone notizie”. Queste parole racchiudono l'essenza del vero messaggero di Dio, colui che porta la gioia e annuncia la salvezza. Giovanni Paolo II ha incarnato questa chiamata durante tutto il suo pontificato. Viaggiò instancabilmente in tutto il mondo, spesso nei luoghi più difficili, per portare un messaggio di speranza e riconciliazione.
Capì che il mondo aveva un disperato bisogno di pace, soprattutto nel contesto della guerra fredda. La sua storica visita in Polonia nel 1979 fu un momento cruciale, poiché accese la speranza nei cuori dei suoi compatrioti e incoraggiò i movimenti di solidarietà che alla fine avrebbero portato alla caduta di regimi oppressivi. Proprio come Isaia parlò del “Signore che restaura Sion”, Giovanni Paolo II servì come faro di luce e di incoraggiamento per coloro che stavano soffrendo, ricordando loro che Dio è vicino ed è in grado di salvare.
Nella seconda lettura del Vangelo di Giovanni (21:15-17), troviamo un momento toccante di dialogo tra Gesù e Pietro. Qui, Gesù chiede a Pietro per tre volte: “Mi ami tu?”. Ogni volta Pietro risponde affermativamente e Gesù gli ordina di “dare da mangiare ai miei agnelli” e di “occuparsi delle mie pecore”. Questo scambio evidenzia il profondo legame tra amore e servizio, un tema che Giovanni Paolo II ha vissuto con incrollabile impegno.
Fin dalla sua giovinezza come sacerdote in Polonia, Giovanni Paolo II ha dimostrato un profondo amore per il suo gregge. Come vescovo e poi come Papa, si riferiva spesso alla Chiesa come a una comunità di pastori, sottolineando la chiamata a guidare, nutrire e proteggere il popolo di Dio. In particolare, attraverso i suoi insegnamenti e i suoi scritti, ha chiarito che l'amore deve essere al centro di ogni ministero pastorale. La sua enciclica Redemptor Hominis sottolinea Cristo come redentore dell'umanità, esortando tutti i credenti a rispondere al suo amore con i propri atti di amore e di servizio.
San Giovanni Paolo II aveva anche la notevole capacità di entrare in contatto con persone di ogni estrazione sociale. Sia che incontrasse i bambini della Giornata Mondiale della Gioventù, sia che abbracciasse i malati, sia che si impegnasse nel dialogo interreligioso, aveva il dono unico di far sentire tutti visti e valorizzati. Ha incarnato il significato di “curare le mie pecore” nel senso più profondo del termine. Il suo messaggio era sempre di dignità: ogni persona è un figlio di Dio, che merita amore e rispetto. In effetti, forse ciò che rendeva la sua persona così magnetica erano le sue espressioni molto visibili di preoccupazione e di amore, soprattutto per i più deboli. È stato
questo tipo di amore a rendere ancora più evidente la sua aura di santità durante il suo papato.
Ci sono innumerevoli altri punti salienti da citare della sua vita, non ultimo il fatto che sia sopravvissuto a tentativi di assassinio, ma è sufficiente dire che l'amore è stato l'essenza della sua vita e che ora ci ama ancora più perfettamente dal paradiso. Concludendo questa omelia, invochiamo la sua intercessione, affinché anche noi possiamo mostrare una diligente preoccupazione per i poveri e per tutti coloro che ci circondano, ed essere fari di luce, amore e speranza nel mondo che ne ha così disperatamente bisogno. San Giovanni Paolo II, prega per la Chiesa pellegrina sulla terra, nel suo cammino verso il cielo, affinché con te e con tutti gli angeli e i santi, soprattutto con la Madre di tutti i viventi, anche noi possiamo dimorare per sempre con il Signore e lì godere della beatitudine eterna in compagnia del Dio che è la nostra speranza, la nostra gioia, il nostro tutto. Amen.
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