Cari fratelli e sorelle, oggi siamo invitati a riflettere sui potenti messaggi contenuti nelle letture di Ezechiele e Matteo. Incontriamo la profonda immagine di Dio come Pastore supremo e la stimolante parabola degli operai nella vigna. Entrambe le letture ci sfidano a esaminare i nostri ruoli di pastori e operai nella vigna del Signore, ricordandoci le nostre responsabilità gli uni verso gli altri e la nostra chiamata a servire con umiltà e generosità, proprio come Papa San Pio X, di cui oggi celebriamo la memoria, ha fatto così splendidamente nel suo ministero di pastore universale della Chiesa.
Nel libro di Ezechiele, Dio pronuncia una forte parola di giudizio contro i pastori di Israele, coloro che erano stati incaricati di prendersi cura del Suo popolo, ma che hanno mancato ai loro doveri. Invece di nutrire i deboli e curare i malati, si nutrivano del gregge, usando la loro posizione per guadagno personale piuttosto che per servizio. Il severo monito che ascoltiamo evoca in noi un senso di urgenza per riflettere sulla nostra vita e su quella dei nostri leader.
Papa San Pio X, il pontefice numero 227 della Chiesa cattolica romana, è un fulgido esempio di vero pastore che ha portato il peso della responsabilità per il suo gregge. Nato nel 1835 a Riese, in Italia, Giuseppe Melchiorre Sarto, crebbe in una famiglia umile, infondendo un profondo senso di fede. Prima di salire al soglio pontificio nel 1903, servì come parroco, vescovo e cardinale, dimostrando costantemente compassione per i poveri e impegno nella cura pastorale. Comprese profondamente il significato di pastorizia, lavorando instancabilmente per rafforzare i deboli, curare i malati e fasciare i feriti.
Come Papa, avviò numerose riforme, tra cui un diffuso movimento catechistico per educare i laici e migliorare la profondità della fede. Sottolineò l'importanza dell'Eucaristia, desiderando che anche i bambini piccoli ricevessero la Santa Comunione. La sua preoccupazione pastorale per le anime si manifestò nell'invito a semplificare e purificare gli insegnamenti della Chiesa, in modo che potessero raggiungere più efficacemente i cuori e le menti dei fedeli.
Come il buon pastore, Pio X cercò di non crogiolarsi nella sua posizione di autorità, ma di servire il suo gregge, sacrificando la sua vita nella devozione a Dio e al popolo che guidava.
La lettura del Vangelo di Matteo ci presenta la toccante parabola degli operai nella vigna. La sorprendente generosità del proprietario del terreno, che ricompensa coloro che hanno lavorato solo per poco tempo con lo stesso salario di coloro che hanno faticato tutto il giorno, ci invita a mettere in discussione le nostre nozioni di equità e di giustizia. Perché siamo spesso spinti dal desiderio di ottenere un riconoscimento per il nostro duro lavoro? Perché abbiamo difficoltà a gioire della fortuna degli altri?
Papa San Pio X ha esemplificato uno spirito di generosità e umiltà, in cui le sue azioni, piuttosto che cercare onori o riconoscimenti, erano sempre dirette a sollevare gli altri. I suoi insegnamenti e le sue riforme riflettevano l'amore di Dio per tutti, specialmente per coloro che potevano essere considerati ultimi nella società. Egli riconosceva che agli occhi di Dio ogni persona ha lo stesso valore: Egli si compiace del pentimento del peccatore tanto quanto della devozione del santo.
Mentre riflettiamo su queste letture e sulla vita di Papa San Pio X, ricordiamo che tutti noi siamo chiamati a essere pastori a pieno titolo. Siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri, a sollevare coloro che sono deboli, a cercare chi è perduto e ad estendere la compassione a tutti, indipendentemente da quanto a lungo abbiano lavorato nella vigna.
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