Fratelli e sorelle in Cristo, oggi ci riuniamo per celebrare la memoria dei nostri Santi Angeli Custodi, quegli esseri celesti che Dio ha designato per guidarci, proteggerci e intercedere per noi durante la nostra vita. Le letture che ascoltiamo oggi ci invitano a riflettere sulla natura di Dio, sulla nostra umiltà davanti a Lui e sulla tenera tutela che questi spiriti celesti esercitano su di noi.
Nella prima lettura, tratta dal Libro di Giobbe, assistiamo alla profonda lotta di Giobbe con il mistero della grandezza di Dio e della nostra piccolezza. Giobbe riconosce la maestà e l'onnipotenza di Dio, affermando: “Dio è saggio nel cuore e potente nella forza”. In effetti, quando ci confrontiamo con la vastità della creazione e con la complessità della giustizia divina, questo può portarci a un luogo di umiltà. Ci rendiamo conto che non siamo soli in questo viaggio. Da qui la bellezza della commemorazione di oggi. Dio ci invia i nostri angeli custodi per accompagnarci, ricordandoci il suo sguardo vigile e il suo amore incondizionato.
Nel Vangelo di Matteo, i discepoli chiedono a Gesù cosa sia la grandezza nel Regno dei cieli. Gesù risponde chiamando in mezzo a loro un bambino, insegnandoci che l'umiltà e la fiducia infantile sono essenziali per il nostro rapporto con Dio. Egli sottolinea l'importanza di accogliere i piccoli, perché “i loro angeli in cielo guardano sempre la faccia del Padre mio celeste”. Quanto è bello pensare che ognuno di noi è affidato a un angelo che intercede per noi! I nostri angeli riflettono la cura e la tutela di Dio, poiché gli presentano continuamente i nostri bisogni e le nostre difficoltà.
Per questo motivo, gli angeli incarnano l'amore divino, intercedendo costantemente per noi. Ci ricordano che siamo apprezzati, amati e mai soli. Quando riconosciamo la presenza dei nostri angeli custodi, ci apriamo alla loro guida e protezione. Sono i nostri compagni di fede, che ci aiutano a superare le prove e le tribolazioni della vita mentre ci sforziamo di diventare più bambini nella nostra fede, affidandoci umilmente alla grazia di Dio. Una volta ho sentito un esorcista incoraggiare le persone che lo ascoltavano ad aprirsi al proprio angelo custode e a dargli il permesso di regnare nella nostra vita, di proteggerci e guidarci... per invitarlo, per così dire, a diventare ancora più presente a noi attraverso le grazie del segnale. Tuttavia, dobbiamo sempre mostrare rispetto nel modo in cui ci avviciniamo e parliamo loro, e ricordarci sempre di rimanere umili in loro presenza. Nulla respinge un angelo più dell'orgoglio, perché ricorda quel vizio per cui un terzo dei loro coetanei era caduto dal cielo, avendo seguito gli errori di Lucifero.
Mentre contempliamo il ruolo dei nostri angeli custodi, riflettiamo anche sugli insegnamenti di alcuni santi francescani riguardo alla presenza angelica nella nostra vita. San Francesco d'Assisi, il Padre Serafico, aveva un rapporto unico con la creazione, vedendo la mano di Dio in tutte le cose, compresi gli angeli. Credeva che Dio avesse creato gli angeli come guide amorevoli per noi e che dovessimo essere attenti alla loro presenza. Nel suo fervente amore per Dio, riconosceva che gli angeli ci guidano sempre verso verità più elevate e ci ricordano la nostra dignità di figli di Dio.
Sant'Antonio di Padova, noto per la sua saggezza e la sua fervente predicazione, insegnò la natura protettiva e di guida
degli angeli. Spesso incoraggiava i fedeli ad affidare la propria vita alle cure dei loro angeli custodi, ricordando loro che questi esseri celesti sono grandi amici e protettori nel nostro cammino verso la santità.
San Bonaventura, importante teologo e mistico francescano, sottolineava il ruolo degli angeli nel rivelare l'amore di Dio. Egli vedeva gli angeli come mediatori della saggezza divina, che ci guidano verso la verità di Cristo. Credeva che la presenza degli angeli custodi ci ispirasse ad agire con carità e umiltà, incoraggiandoci a condurre una vita che riflettesse l'amore di Dio.
Mentre celebriamo la festa dei Santi Angeli Custodi, invochiamo la loro protezione e guida nella nostra vita quotidiana. Sforziamoci di rafforzare il nostro rapporto con loro e di abbracciare l'umiltà, proprio come ha insegnato Gesù, e riconosciamo che non siamo mai soli; abbiamo un compagno celeste che veglia su di noi. Un giorno li vedremo faccia a faccia e apprezzeremo meglio quanto ci hanno amato e quanto ci hanno umilmente accompagnato. Che possiamo essere attenti ai loro sussurri, permettendo loro di condurci più vicino al cuore di Dio. Che possiamo anche emulare il loro impegno incrollabile nel servire la volontà di Dio, diventando strumenti della sua pace in un mondo che ne ha disperatamente bisogno. Nostra Signora, Regina degli Angeli, prega per noi che ricorriamo a te.
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