Cari fratelli e sorelle in Cristo, nella Santa Messa di oggi rifletteremo sul dono profondo e liberatorio della libertà presentato nelle letture che abbiamo appena ascoltato. È un dono, perché in definitiva, come tutte le cose buone che ci vengono offerte, ci è stato offerto dal nostro Dio onnipotente e Padre per amore. Ma come un dono dato gratuitamente, deve essere accettato liberamente, ed è per questo che, come sempre, ce lo offre e non ce lo impone.
San Paolo, nella sua lettera ai Galati, e le parole di nostro Signore nel Vangelo di Luca, ci invitano a esaminare la natura della nostra libertà e la differenza significativa tra la vita guidata dallo Spirito e una vita incatenata dalla carne e dal legalismo: la pesantezza di tenere i conti con il Signore e la nostra percezione che egli tenga rigorosamente i conti con noi.
San Paolo inizia con un'affermazione audace: “Se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge”. La libertà, come la presenta Paolo, non è semplicemente l'assenza di restrizioni; piuttosto, è un accompagnamento attivo dello Spirito Santo che guida la nostra vita. La legge, pur avendo il suo posto, può spesso diventare un fardello pesante, che ci conduce in un ciclo di osservanza delle regole che può concentrarsi più sulle apparenze esterne che sulla trasformazione interna del cuore.
Paolo contrappone le “opere della carne” al “frutto dello Spirito”. Le opere della carne sono evidenti nei comportamenti che derivano da desideri egoistici. Esse ci portano all'immoralità, alla gelosia e alla discordia, imprigionandoci infine in un ciclo di peccato e di separazione da Dio. Al contrario, il frutto dello Spirito coltiva in noi amore, gioia, pace e autocontrollo. Questi frutti sono l'espressione tangibile di una vita vissuta in comunione con Dio, favorendo relazioni che fioriscono nel rispetto reciproco e nella gioia.
Nella nostra vita, spesso ci troviamo in bilico tra due strade: quella che porta a una forma vuota di libertà, che consiste semplicemente nel fare ciò che ci piace e nell'assecondare tutti i nostri desideri, e quella che porta alla vera libertà, che è un impegno a vivere secondo la volontà di Dio. Per arrivare a questa vera libertà, dobbiamo “crocifiggere la nostra carne con le sue passioni e i suoi desideri”. Non è un lavoro facile; comporta sacrificio, riconoscimento delle nostre debolezze e ricerca dell'aiuto di Dio per trasformare il nostro cuore e la nostra vita.
Nel Vangelo di Luca, Gesù critica i farisei e gli studiosi della legge per la loro religiosità esteriore, mettendoli in guardia dal pericolo di lasciare che la loro attenzione alla lettera della legge metta in ombra il cuore del messaggio di Dio: amore e giustizia. Vengono descritti come coloro che impongono pesi agli altri senza muovere un dito per aiutarli. Questo è un severo monito per noi oggi. Non dobbiamo cadere nella trappola del legalismo, in cui ci preoccupiamo più dell'osservanza di rituali e regole che dello spirito di amore e compassione che dovrebbe animare la nostra fede.
La vera libertà, quindi, è una liberazione dalle catene del peccato e dai pesi del legalismo. È un invito a vivere secondo lo Spirito, lasciando che le nostre decisioni e azioni siano guidate dall'amore - amore per Dio e amore per gli altri. Ciò significa abbracciare l'umiltà, estendere la grazia e servire gli altri con generosità. Significa riconoscere che il nostro autentico io non si trova nell'affermare i nostri diritti o nell'assecondare i nostri desideri, ma nel cercare il bene del nostro prossimo e nel riflettere l'amore di Cristo nella nostra vita.
Mentre ci sforziamo di coltivare questa libertà, prendiamo a cuore la chiamata ad essere attenti ai suggerimenti dello Spirito Santo. Impegniamoci nella preghiera, immergiamoci nelle Scritture e partecipiamo regolarmente ai sacramenti, tutti elementi che approfondiscono il nostro rapporto con Dio e migliorano la nostra capacità di ascoltare la sua voce. Così facendo, porteremo i frutti dello Spirito che non solo nutrono la nostra anima, ma portano anche speranza e guarigione a un mondo che ha disperatamente bisogno di amore e pace.
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