Carissimi amici, oggi alla Santa Messa ci riuniamo ancora una volta per immergerci nei sacri misteri che illuminano la nostra vita e per riflettere sul dono, sulla natura e sul potere di come possiamo comunicare con Dio attraverso le nostre varie modalità di preghiera. Le letture che abbiamo appena ascoltato, tratte da Isaia, dal salmo e dal Vangelo di Matteo, ci guidano nella comprensione delle forme profonde e diverse che la preghiera può assumere all'interno della fede cattolica.

Per prima cosa, prestiamo attenzione al bellissimo passo del profeta Isaia 55,10-11. In questa lettura, il Signore parla di preghiera e di preghiera. In questa lettura, il Signore parla della sua parola come della pioggia e della neve che bagnano la terra, rendendola fertile e feconda. Come questi elementi compiono il loro scopo nutrendo il terreno, così anche la parola di Dio realizza la sua volontà divina. Le intenzioni di Dio si realizzano nella nostra vita attraverso la preghiera. A volte, non è nemmeno la vostra preghiera, ma quella di qualcun altro che ha pensato a voi e vi ha amato abbastanza da sollevarvi presso la nostra Madre, che a sua volta intercede con forza presso Dio in vostro favore. Questa è la bellezza della preghiera nei suoi molteplici aspetti e contesti.
Consideriamo il modo di pregare conosciuto come supplica - le nostre richieste e petizioni a Dio. Questo aspetto è magnificamente colto nel Salmo 34, dove il salmista si rivolge a Dio in tempi di angoscia. “Ho cercato l'Eterno, mi ha risposto e mi ha liberato da tutte le mie paure”. Qui vediamo che la preghiera, nella sua forma più semplice, è un atto di rivolgersi a Dio, un riconoscimento dei nostri bisogni e un'espressione della nostra fiducia nella sua provvidenza. Attraverso la supplica, invitiamo Dio nella nostra vita, riconoscendo che Egli ci ascolta, risponde alle nostre grida e ci salva dai nostri problemi. Per questo siamo eternamente grati e quindi abbiamo preghiere di ringraziamento.
I salmi sono spesso forme di questo tipo, poiché glorificano la bontà di Dio. Quando ringraziamo, riconosciamo la provvidenza e le benedizioni di Dio. L'atto di gratitudine è vitale; centra i nostri cuori sulle realtà della fedeltà e della misericordia di Dio nella nostra vita. Quando ringraziamo Dio per la sua bontà, arricchiamo la nostra vita spirituale e cresciamo nel nostro rapporto con Lui.
Dobbiamo pensare costantemente agli altri, come detto sopra, attraverso l'intercessione, in cui preghiamo non solo per i nostri bisogni, ma anche per i loro, sollevandoli a Dio. Le nostre preghiere possono essere una potente ancora di salvezza per chi ha bisogno. Intercedendo, estendiamo le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri al di là di noi stessi, e questo non è poco se si considera quanto spesso siamo egocentrici. È una realtà da cui cerchiamo continuamente di uscire man mano che avanziamo negli anni, ma è il cuore della preghiera di intercessione e un'espressione di come adempiamo al comandamento “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.
Inoltre, non dobbiamo trascurare la modalità di preghiera contemplativa. Questa ci chiama a una comunione profonda e silenziosa con Dio, andando oltre le parole e riconoscendo in silenzio la Sua presenza. Come insegna Gesù in Matteo 6:7-15, incontriamo il Signore più intimamente nel silenzio del cuore. Piuttosto che preoccuparsi della quantità delle nostre parole, come Gesù stesso sottolinea nel Vangelo, sono la qualità, l'intenzione e l'amore dietro di esse che contano. Quando preghiamo il Padre nostro - una preghiera che comprende adorazione, confessione, ringraziamento e supplica - abbracciamo tutte le forme di preghiera in un unico atto di culto.
Infine, non dimentichiamo la preghiera corporativa o comunitaria, in cui il corpo di Cristo si riunisce per pregare. La preghiera in comunità

è un'espressione potente della nostra fede, come si vede nelle ultime righe del Padre Nostro, dove ci viene ricordata la necessità del perdono tra di noi. Questa componente relazionale della preghiera ci ricorda che la nostra fede è vissuta in comunità, sostenendoci a vicenda nel nostro cammino spirituale.
Per concludere, facciamo in modo che la nostra vita di preghiera sia un terreno fertile per la parola di Dio, che fiorisca e porti frutto nella nostra vita e trasformi noi stessi e le nostre comunità. Discipliniamoci nell'abbraccio della preghiera come strumento più profondo per approfondire il nostro rapporto con Dio, sicuri della promessa che Dio ascolta e risponde a ogni nostra richiesta, molto probabilmente in un modo che trascende la nostra comprensione. Che la Madre di Cristo continui a elevarci a Colui che è Dio, nella preghiera. Amen.
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