2a settimana di Quaresima - Venerdì C

Published on 20 March 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, nella prima lettura della Genesi, entriamo nella storia di Giuseppe, il figlio prediletto di Giacobbe. Gli viene data una bella tunica, simbolo dell'amore di suo padre. Questo favoritismo getta il seme del risentimento tra i suoi fratelli, portandoli a complottare contro di lui. I sogni di Giuseppe, che preannunciano la sua ascesa e l'eventuale piegarsi a lui, non fanno che accrescere la loro animosità. La loro gelosia li spinge a compiere azioni inimmaginabili, vendendolo come schiavo. Quanto deve essere stato doloroso per Giuseppe essere rifiutato dalla sua stessa famiglia, privato della sua dignità e gettato via.

Tuttavia, la narrazione non si conclude nell'oscurità. Il salmo ci ricorda che Dio "mandò un uomo davanti a loro, Giuseppe, venduto come schiavo", e che attraverso le difficoltà di Giuseppe si stava svolgendo un piano più grande. Dio si stava preparando a lavorare attraverso Giuseppe per salvare non solo la sua famiglia, ma un'intera nazione dalla carestia. Le sofferenze di Giuseppe non sono state vane, ma fanno parte della divina provvidenza di Dio.
Giuseppe è dunque un tipo, una prefigurazione di Gesù, perché allo stesso modo il brano evangelico di Matteo ci presenta un altro profondo rifiuto: il rifiuto del Figlio di Dio. In questa parabola, Gesù parla ai capi religiosi del proprietario terriero che affida la sua vigna ai fittavoli. Gli affittuari, nella loro avidità e nel loro orgoglio, rifiutano i servi del proprietario terriero e, alla fine, persino il suo stesso figlio. Questo rispecchia per molti versi la storia di Giuseppe. Proprio come Giuseppe fu scacciato dai suoi fratelli, Gesù alla fine viene rifiutato, tradito e ucciso da coloro che avrebbero dovuto onorarlo e proteggerlo.
Il rifiuto di Giuseppe e il rifiuto di Gesù riflettono la tendenza umana a rivoltarsi contro coloro che percepiamo come diversi o favoriti. Questa Quaresima ci invita a esaminare il nostro cuore per vedere se ci sono persone che rifiutiamo per gelosia, orgoglio o incomprensione? Ci sono occasioni in cui abbiamo chiuso il nostro cuore all'amore per gli altri e alla ricerca di tutto ciò che è buono?

Eppure, in mezzo a queste storie di rifiuto e di tradimento, ci viene presentata la misericordia di Dio in Giovanni 3:16: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Questo ci dice che l'amore di Dio non dipende dal nostro valore. Infatti, anche se ci allontaniamo, Dio continua a perseguirci. Il suo piano di redenzione è molto più grande delle nostre mancanze. Nonostante i nostri peccati, rimaniamo i suoi preziosi e amati figli e figlie. Nulla potrà mai separarci dal suo amore.
Mentre ci addentriamo nella Quaresima, ricordiamoci che i nostri viaggi possono comportare lotte e rifiuti simili a quelli di Gesù e Giuseppe.
Questa settimana vi invito a riflettere su due domande: Con chi, nella vostra vita, Dio vi sta chiamando a riconciliarvi? E come potete estendere l'amore, anche in situazioni difficili? Così facendo, diventiamo vasi della grazia di Dio in un mondo che anela alla guarigione.
Accostiamoci all'altare con il cuore aperto, pronti a ricevere l'amore e la misericordia di Cristo, in modo da poterlo condividere con gli altri. Possiamo ricordare le meraviglie che il Signore ha fatto, confidando che, nonostante i nostri tradimenti, Egli è sempre all'opera per il nostro bene. Amen.


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