2ª settimana di Quaresima - Martedì C

Published on 17 March 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, continuando il nostro cammino quaresimale, le letture di oggi ci invitano a una profonda trasformazione, a una purificazione dei nostri cuori e a un impegno più profondo per la giustizia e l'umiltà. Le parole del profeta Isaia ci raggiungono attraverso il tempo, esortandoci ad ascoltare attentamente l'istruzione di Dio, che è una grazia per noi.

In Isaia 1:10 sentiamo un ammonimento forte e convincente: "Lavatevi! Allontanate le vostre malefatte dai miei occhi; cessate di fare il male, imparate a fare il bene". In un mondo inondato di rumori e distrazioni, Dio ci invita a riflettere profondamente su dove ci troviamo in questo pellegrinaggio terreno. Che cosa abbiamo bisogno di purificare dal nostro cuore?
Quali sono le cose a cui potremmo aggrapparci e che sappiamo indebolire la nostra determinazione ad amare meglio e come si conviene il Signore? Cosa ci impedisce di dedicare il nostro tempo ad aiutare gli altri in difficoltà e a sostenere le cause di giustizia sociale? Come difendiamo i non nati, ad esempio? Quando è stata l'ultima volta che abbiamo fatto volontariato in una mensa per i poveri?
Isaia ci invita non solo alla purificazione spirituale, ma anche a difendere la giustizia: "Fate della giustizia il vostro scopo: riparate il torto, ascoltate la richiesta dell'orfano, difendete la vedova". La responsabilità ricade su ciascuno di noi, soprattutto quando riflettiamo sulle ingiustizie presenti nel nostro mondo decaduto di egoismo e ambizione, per trascendere gli allettamenti materiali del guadagno personale e darci veramente al servizio degli altri per cooperare e partecipare a far regnare la bontà di Dio.
Questo tempo di Quaresima ci chiama a compiere passi simili. In che modo siamo invitati ad "ascoltare l'appello dell'orfano" intorno a noi? Siamo disposti a cercare non solo il nostro benessere, ma anche quello di chi è emarginato e bisognoso?
Passando al Vangelo di Matteo (23:1-12), sentiamo Gesù fare una netta distinzione tra il vero discepolato e la mera pratica rituale. "Gli scribi e i farisei hanno preso posto sulla cattedra di Mosè. Perciò fate e osservate tutto quello che vi dicono, ma non seguite il loro esempio. Perché predicano ma non praticano".
Questo ci indica anche noi. C'è la tentazione di identificarci come "religiosi" senza incarnare i valori della compassione e dell'umiltà.
La conclusione di Gesù nel Vangelo di oggi è particolarmente toccante: "Il più grande tra voi deve essere vostro servitore. Chi si esalta sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato". Uno dei miei titoli preferiti per il Papa, per esempio, il nostro Santo Padre, è Servo dei Servi di Dio.
Ricordiamo che il nostro Dio ci invita sempre a venire così come siamo, ma ci ama troppo per lasciarci immutati. In questa Quaresima, possiamo essere aperti alla trasformazione, ad abbracciare la grazia di Dio e a coltivare uno spirito giusto, umile e generoso. Possiamo rinunciare al nostro orgoglio, ai nostri giudizi e alle nostre distrazioni e abbracciare invece la chiamata vivificante di Cristo all'umiltà, all'amore e al servizio.
Amen


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