2ª settimana di Quaresima - Mercoledì C – Solennita di San Giuzeppe

Published on 18 March 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi ci riuniamo per celebrare la solennità di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, un giorno dedicato a una delle figure più trascurate ma profondamente significative della nostra fede. Mentre continuiamo il nostro cammino quaresimale, riflettiamo su come San Giuseppe possa guidarci in questa stagione di penitenza, riflessione e preparazione alla gioia della Pasqua.

Nella prima lettura tratta da 2 Samuele (2 Samuele 7:4-5, 12-14a, 16), Dio fa una promessa al re Davide, assicurandogli che il suo regno durerà per sempre e che susciterà un erede forte e potente - promessa che si realizza in Gesù Cristo, il Figlio di Davide. Questo momento sottolinea la fedeltà di Dio e l'importanza della discendenza familiare nel suo piano divino. San Giuseppe, come padre terreno di Gesù e sposo di Maria, incarna questa discendenza. Egli svolge il ruolo di protettore e fornitore, assicurando che le promesse di Dio si realizzino attraverso la sua costante fedeltà e rettitudine.
Giuseppe è descritto come un "uomo giusto" nel Vangelo secondo Matteo (Matteo 1:19). Di fronte all'incertezza e allo scandalo sociale del concepimento di Maria, Giuseppe ha incontrato paura e confusione, ma ha preferito la fede al dubbio. Le parole dell'angelo, "Non temere", risuonarono profondamente con lui, permettendo a Giuseppe di abbracciare il suo ruolo centrale nel piano redentivo di Dio. Quando ci troviamo a confrontarci con le nostre paure e incertezze in questo periodo di Quaresima, possiamo guardare all'esempio di San Giuseppe. Egli ci insegna che la fede è spesso chiamata in causa per prima; essa afferra i nostri cuori e ci rassicura che il piano di Dio è sempre all'opera, anche in mezzo al caos.
Nella seconda lettura da Romani (Romani 4:13, 16-18, 22), sentiamo parlare di Abramo, che divenne padre di molte nazioni grazie alla fede. Questo collegamento con Giuseppe evidenzia il tema generale della fede e della discendenza nella nostra storia di salvezza. Giuseppe, come Abramo, ha confidato nelle promesse di Dio; ha creduto in ciò che sembrava impossibile, accettando il suo ruolo all'interno della narrazione divina di Dio. In questo tempo di Quaresima, chiediamoci: quali sono le cose impossibili di cui abbiamo bisogno per fidarci di Dio? Quali paure dobbiamo consegnare a Lui?
San Giuseppe ci insegna anche l'importanza dell'obbedienza e dell'umiltà. Nel Vangelo, dopo la visita e l'istruzione dell'angelo, non esitò. "Quando Giuseppe si svegliò, fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore" (Matteo 1:24a). La sua pronta esecuzione ci ricorda la nostra chiamata ad essere attenti alla voce di Dio e ad agire in base ai suoi inviti nella nostra vita.
In questa Quaresima, chiediamo la forza di rispondere agli inviti di Dio, anche quando ci sfidano o ci costringono a uscire dalla nostra zona di comfort.
Fratelli e sorelle, invitiamo quest'anno San Giuseppe nelle nostre pratiche quaresimali. Mentre ci impegniamo nella preghiera, nel digiuno e nelle opere di carità, ispiriamoci alla sua fedeltà e al suo amore. Confidiamo nella sua intercessione, perché non è solo una figura del passato; è un testimone vivente della fede che regna in cielo con Cristo e la nostra Madre e può guidarci nel nostro cammino spirituale.
Mentre prepariamo i nostri cuori alla gioia della Pasqua, abbracciamo le parole del Salmo responsoriale e dichiariamo con fiducia: "Il figlio di Davide vivrà per sempre". Grazie alla nostra fede in Cristo, che San Giuseppe ha sempre considerato il suo tesoro, possiamo sperimentare il rinnovamento e la trasformazione in questa Quaresima e sempre, in modo che anche noi possiamo essere sempre consapevoli del fatto che siamo stati benedetti al di là di qualsiasi cosa la nostra immaginazione possa immaginare. Santissima Madre di Dio, prega per noi che ricorriamo a te!


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