Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa, Anno C

Published on 1 January 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle, mentre ci riuniamo per celebrare la memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno nella Santa Messa di oggi, ci ricordiamo di queste due figure cardine del cristianesimo primitivo che hanno contribuito immensamente alla nostra comprensione dell'Incarnazione e della natura di Dio. Le loro vite e i loro insegnamenti risuonano con l'amore che Dio ha per noi, specialmente mentre riflettiamo sul periodo natalizio, un momento in cui Dio si è rivelato nel modo più profondo attraverso la nascita di Suo Figlio.

Innanzitutto, San Basilio il Grande, nato intorno al 330 d.C. a Cesarea, nell'attuale Turchia. Fu un importante teologo e vescovo che ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo del monachesimo e della fede nicena. Basilio sottolineò l'importanza della comunità ed esortò i cristiani a vivere la loro fede nell'amore e nell'unità. La sua grande opera, le “Opere ascetiche”, fornisce indicazioni su come vivere una vita di virtù e carità. Morì nel 379 d.C. ed è famoso per i suoi sforzi di stabilire le basi del monachesimo cristiano nella Chiesa orientale. I Basiliani, in particolare la Congregazione di San Basilio, sono un ordine religioso cattolico che segue la Regola di San Basilio, concentrandosi sulla vita comunitaria, l'educazione e il lavoro pastorale. La loro missione riflette i principi spirituali e teologici promossi da San Basilio durante la sua vita. San Gregorio Nazianzeno, anch'egli nato intorno al 330 d.C. ad Arianzo (l'attuale Turchia), fu un amico intimo di Basilio e un influente teologo noto per la sua eloquenza. Gregorio fu determinante nell'articolare la dottrina della Santa Trinità, sottolineando che Gesù, che esisteva dall'eternità come Figlio di Dio, ma che assunse una vera natura umana nel tempo, è pienamente divino e pienamente umano. I suoi scritti, in particolare le “Orazioni teologiche”, esprimono una profonda comprensione del mistero dell'Incarnazione. Passò a miglior vita intorno al 390 d.C., lasciando un'eredità di fede incrollabile e di profonde intuizioni teologiche.
Nella loro reciproca compagnia e nelle loro discussioni teologiche, Basilio e Gregorio contribuirono a uno dei più importanti dibattiti del loro tempo: la comprensione della relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Combatterono contro l'arianesimo, che negava la piena divinità di Cristo. Il loro impegno per la verità ci ricorda le parole della Prima Lettera di Giovanni che abbiamo ascoltato nella lettura di oggi: “Chi nega il Figlio non ha il Padre; chi confessa il Figlio ha anche il Padre”. Basilio e Gregorio hanno esemplificato questa verità nella loro vita, difendendo la divinità di Cristo contro le sfide del loro tempo.
Approfondendo le letture della Messa di oggi, vediamo come i testi biblici riflettano le profonde verità difese da Basilio e Gregorio. Il Vangelo di Giovanni ci presenta Giovanni Battista, la voce che chiama a preparare la strada al Signore. Proprio come Giovanni ha indicato agli altri Gesù, Basilio e Gregorio hanno indirizzato la Chiesa primitiva verso una comprensione più profonda dell'identità di Cristo e della sua relazione divina con il Padre. I loro insegnamenti ci illuminano il grande mistero dell'Incarnazione: Dio che si fa uomo per salvarci dal peccato e dalla morte e per mostrarci la via della vita eterna.
Mentre ci avviciniamo all'altare per partecipare all'Eucaristia, restiamo saldi nella nostra fede, fiduciosi e senza vergogna quando il nostro Signore tornerà. L'ispirazione di Basilio e Gregorio ci guidi a vivere la nostra vocazione di seguaci di Cristo nell'amore e nell'unità, proclamando fedelmente la verità dell'Incarnazione nella nostra vita.
Possiamo, come questi santi, incarnare lo spirito del Natale in tutta la nostra vita, mentre ci impegniamo con gli altri nell'amore, nella verità e in un impegno appassionato verso Cristo, che è il nostro Salvatore e il nostro Dio - il nostro tutto. Amen.


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