Cari fratelli e sorelle in Cristo, mentre ci riuniamo per la Messa di questo lunedì, in prossimità della gioiosa celebrazione del Natale, le letture di oggi ci ricordano il ruolo centrale svolto da San Giovanni Battista, una figura di profondo significato nella nostra fede. La sua vita e la sua missione illuminano il cammino verso Cristo, incarnando la speranza e l'attesa mentre ci prepariamo a celebrare l'Incarnazione.
Nella prima lettura, tratta dal profeta Malachia, ascoltiamo la promessa di un messaggero: “Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me”. Questo messaggero è una promessa divina, un precursore del grande giorno del Signore. Giovanni è quel messaggero e la sua missione è una preparazione, un invito al popolo a prepararsi per la venuta del Messia, che viene paragonato al “fuoco del raffinatore”, sottolineando la purificazione necessaria per testimoniare la pienezza dell'amore di Dio, che si manifesta in Gesù e che ci purifica dalle nostre vie peccaminose, preparandoci durante questo viaggio di tutta la vita per poter entrare per sempre alla sua presenza.
Il ruolo di Giovanni è quello di proclamare la necessità del pentimento e di indicare agli altri il Cristo, esortandoli a riconoscere la presenza del Signore in mezzo a loro. Proprio come Giovanni fu chiamato a spianare la strada, anche noi siamo invitati a preparare i nostri cuori e le nostre vite a ricevere nuovamente Cristo. In questo periodo di Avvento, ci è stato ricordato di esaminare i nostri percorsi e di chiederci: Quali ostacoli dobbiamo rimuovere? Quali aree della nostra vita richiedono il fuoco di Dio per essere affinate? Come Israele, siamo chiamati a riportare i nostri cuori a Dio e la chiamata di Giovanni è una sfida per noi ad abbracciare queste trasformazioni. E questo è bello per una serie di ragioni, ma penso che per la speranza che ci offre, se i giovani possono vedere che anche gli adulti possono cambiare, beh, allora essi stessi possono intraprendere percorsi di vita più virtuosi. Nessuno è al di fuori della santificazione di Dio.
Il salmo di oggi riecheggia magnificamente questo sentimento, esortandoci ad alzare il capo e a vedere che la nostra redenzione si avvicina, perché nei momenti di oscurità e di disperazione c'è una luce che brilla: Gesù Cristo, che viene a salvarci. Giovanni Battista incarna questa speranza, poiché annuncia questa luce, guidandoci verso la promessa della misericordia e della salvezza di Dio. Mentre preghiamo che ci guidi nella sua verità e ci insegni, chiediamo al Signore di infondere in noi uno spirito di umiltà, permettendoci di discernere i nostri bisogni di cambiamento e di crescita.
Nella lettura del Vangelo di Luca, assistiamo alla nascita miracolosa di Giovanni. Il suo nome, dato da Dio attraverso la fede dei suoi genitori, significa “il Signore è buono”. Già al momento della sua nascita, vediamo i fremiti di gioia e di stupore del popolo, che riconosce che la vita di Giovanni è strettamente legata alla promessa di Dio che si sta dispiegando. Crescendo, Giovanni proclamerà con coraggio: “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: ‘Raddrizzate la via del Signore!’”. Questa potente proclamazione getta le basi per il ministero di Gesù e sottolinea l'urgenza e l'importanza della missione di Giovanni.
Oggi, mentre ci avviciniamo al Natale, riflettiamo sull'importanza di prepararci al Signore. L'esempio di Giovanni ci insegna il valore dell'umiltà, del servizio e della proclamazione della verità. Non ha cercato la gloria per sé, ma ha indicato agli altri Cristo, la vera luce del mondo. In questa stagione di donazione, possiamo essere ispirati a incarnare lo spirito di Giovanni, scegliendo di servire gli altri, di cercare la riconciliazione nelle nostre relazioni e di estendere il nostro sguardo al di là di noi stessi, verso chi ha bisogno.
Mentre ci avviciniamo alle celebrazioni del Natale, chiediamo alla Madre di Dio di continuare a pregare per noi, per le nostre famiglie e soprattutto per coloro che in qualche modo stanno soffrendo. Come duemila anni fa portò Gesù tra le sue braccia amorevoli e lo offrì al mondo, così lo offre a noi durante la Messa, perché è lo stesso Cristo, suo Figlio, che viene a noi ogni volta. Che sia sempre lodato. Amen.
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