Cari fratelli e sorelle in Cristo, in Canada e negli Stati Uniti, abbiamo la fortuna di partecipare oggi alla Santa Messa in cui avremo l'opportunità di ricordare Sant'André Bessette e siamo invitati a riflettere sulla sua vita, caratterizzata da una fede profonda, da un amore incrollabile per Dio e da un profondo impegno nel servire gli altri.
Nato il 9 agosto 1845 in un piccolo villaggio del Quebec, in Canada, André era l'ottavo di dodici figli in una famiglia piena di difficoltà. La sua prima vita fu segnata dalla perdita: il padre morì quando era solo un bambino e la madre morì poco dopo, lasciandolo orfano all'età di 12 anni. In gioventù André è stato fragile e spesso malato, ma il suo spirito è rimasto resistente.
André entrò nella Congregazione della Santa Croce, un ordine religioso fondato dal Beato Basile Moreau. Gli fu assegnato il compito di portinaio del Notre Dame College di Montreal. In questo umile ruolo, divenne un faro di luce e speranza per molti. Sebbene non avesse un'istruzione formale e fosse considerato poco sofisticato, la grazia di Dio operò meraviglie attraverso di lui. André era noto per la sua semplicità e la sua profonda devozione a San Giuseppe. Incoraggiava tutti a rivolgersi a San Giuseppe nelle loro difficoltà, pregando per la loro salute e le loro necessità. Ispirato dal messaggio evangelico, dedicò la sua vita a servire coloro che soffrivano e avevano bisogno.
Le letture di oggi si allineano magnificamente con l'esempio dato da Sant'André. Nella Prima Lettera di Giovanni sentiamo: “Amati: Riceviamo da lui tutto ciò che chiediamo, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito”. Sant'André, attraverso le sue ferventi preghiere e azioni, si sforzava di osservare i comandamenti di Dio. Era un uomo che credeva nel potere della preghiera, dimostrando che attraverso una fede e un amore incrollabili, anche i più umili tra noi possono adempiere al comandamento di Dio di amarsi l'un l'altro. La vita di André illustra che la santità non si limita alle grandi azioni, ma può fiorire nelle attività ordinarie della vita.
Inoltre, nel Vangelo di Matteo troviamo che Gesù iniziò il suo ministero pubblico proclamando: “Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino”. Sant'André ha vissuto questa chiamata al pentimento e alla trasformazione. Fu testimone delle lotte e dei dolori delle persone che lo circondavano e si fece carico di alleviare le loro sofferenze. Grazie alla sua intercessione, innumerevoli persone hanno sperimentato la guarigione fisica e spirituale, a testimonianza dei modi profondi in cui la luce di Dio può risplendere attraverso coloro che sono semplici e umili e, come ha notato San Giovanni nella nostra lettura, coloro che osservano effettivamente i comandamenti di Dio.
Mentre riflettiamo su cosa significhi “mettere alla prova gli spiriti per vedere se appartengono a Dio”, ci vengono in mente le nostre sfide nel discernere ciò che ci muove e da dove provengono cose come la rabbia o la tristezza. André ha insegnato questa verità fondamentale; non si è affidato alla saggezza umana ma allo Spirito di Dio, riconoscendo che solo Cristo è la vera Luce che può illuminare gli aspetti più oscuri che ci animano. Il santo abbracciava coloro che cercavano il suo consiglio, guidandoli dolcemente verso una fede più profonda e un affidamento a Dio.
Per concludere, incoraggio ciascuno di voi ad abbracciare lo spirito di Sant'André. Viviamo con un cuore aperto alla chiamata di Dio, ascoltando la sua voce, servendo chi ha bisogno e osservando i comandamenti radicati nell'amore. Attraverso la nostra fede e le nostre azioni, possiamo avvicinare gli altri a Cristo, come lui ha fatto instancabilmente nella sua vita. Amen.
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