Cari fratelli e sorelle in Cristo, mentre ci riuniamo per celebrare la gloriosa nascita del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, il nostro spirito è sollevato dalla profonda verità rivelata dalle letture di oggi, ricordando che ci sono diverse letture a seconda della messa di Natale a cui parteciperete. Io rifletterò sulle letture della Messa all'alba. Ogni volta che scegliamo di riunirci in questo giorno per lodare Dio nella Santa Messa, c'è una gioia palpabile nell'aria, una gioia che riecheggia l'annuncio angelico: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra a coloro sui quali si posa il suo favore” (Luca 2:14).
Questa mattina iniziamo con le parole profetiche di Isaia: “Di' alla figlia Sion: “Viene il tuo salvatore!””. (Isaia 62:11). Che notizia incredibile, non solo per Israele ma per il mondo intero! E parla anche a noi oggi, perché nella nascita di Gesù a Betlemme siamo testimoni dell'amore insondabile di Dio. Questo bambino, che i pastori trovarono avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia, è la nostra salvezza e, attraverso di lui, possiamo diventare “il popolo santo, i redenti del Signore” (Isaia 62:12).
Il Salmo responsoriale fa eco a questo tema di gioia e di luce, proclamando: “Oggi una luce risplenderà su di noi: il Signore è nato per noi” (Salmo 97:1). Le tenebre che hanno offuscato il nostro mondo sono attraversate dalla luce di Gesù, una luce che allontana la paura, la disperazione e la solitudine. Mentre riflettiamo sul significato del Natale, chiediamoci: Come possiamo far risplendere questa luce nella nostra vita? Come possiamo portare la gioia e la pace di Cristo a coloro che sono nell'oscurità intorno a noi?
Nella seconda lettura, tratta da Tito, vediamo che il nostro Salvatore non viene a causa della nostra giustizia o delle nostre buone azioni, ma per la sua generosità e misericordia (Tito 3:4-7). Questo ci ricorda profondamente che la nostra salvezza è un dono, un dono che Dio ci ha fatto gratuitamente. È un invito a una relazione di grazia, che ci chiama a rispondere con cuori aperti all'amore, alla compassione e al perdono verso gli altri. Mentre celebriamo questa nascita, ricordiamo l'urgenza di condividere questo messaggio di speranza e rinnovamento nelle nostre interazioni quotidiane.
Mentre contempliamo il mistero gioioso del Natale, questa sera, mentre sto preparando questa riflessione alla vigilia di Natale, la sera del 24, saremo testimoni di un evento significativo nella vita della Chiesa. Papa Francesco aprirà la Porta Santa a Roma, dando inizio all'Anno Giubilare del 2025. Quest'anno è dedicato al tema della misericordia. Serve a ricordare che la misericordia di Dio è sempre disponibile per noi, invitandoci ad approfondire la nostra fede e a cercare il perdono e la riconciliazione nella nostra vita. L'apertura della Porta Santa simboleggia un passaggio in questa grazia, dove possiamo incontrare nuovamente la tenerezza dell'amore di Dio.
Durante questo Anno giubilare, i fedeli avranno la possibilità di ottenere indulgenze, che possono essere intese come un modo per ricevere l'incoraggiamento della Chiesa a tornare a Dio con tutto il cuore. Quando attraversiamo la Porta Santa - sia fisicamente a Roma che spiritualmente dal nostro cuore - intraprendiamo un viaggio verso una più profonda conversione, santità e, in ultima analisi, redenzione.
Riflettiamo su come possiamo partecipare attivamente a questo anno giubilare. Esso ci incoraggia non solo a ricevere la misericordia di Dio, ma anche a estenderla a coloro che ci circondano. È una chiamata ai nostri cuori affinché siano trasformati dalla grazia che riceviamo, permettendoci di diventare strumenti di pace e di gioia.
Mentre celebriamo la Natività di nostro Signore, lasciamo che i nostri cuori siano pieni di gioia e che le nostre voci si alzino in lode, come i pastori che “tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto” (Luca 2:20). Che possiamo attraversare questo periodo natalizio con il fervore di proclamare la buona notizia: Cristo è nato e nella Sua nascita troviamo la nostra speranza, la nostra pace e la nostra chiamata ad amarci gli uni gli altri proprio come Lui ci ama.
Buon Natale! Che la Luce di Cristo vi guidi per tutto l'anno. Amen.
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