Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi, mentre ci riuniamo per celebrare la memoria della Madonna di Loreto, ci troviamo avvolti nella grazia dell'Avvento, un tempo sacro di preparazione e di attesa per la venuta di nostro Signore. Le letture di oggi risuonano magnificamente con questo tema, attirandoci in una profonda riflessione sull'intervento di Dio nella nostra vita e sull'umile accettazione della sua volontà esemplificata dalla Beata Vergine Maria.
Nella prima lettura, tratta da Isaia, ascoltiamo Dio che invita Ahaz a chiedere un segno. Ahaz esita, forse sentendosi sopraffatto dall'enormità della promessa di Dio. Tuttavia, l'amore costante di Dio prevale e fornisce un segno che cambierà il corso della storia: “La vergine sarà incinta, partorirà un figlio e lo chiamerà Emmanuele”. Questa profezia non parla solo del miracoloso concepimento di Maria, ma anche della profonda verità che Dio è con noi. Nel corso dell'Avvento, meditiamo su questa potente promessa, preparando i nostri cuori ad accogliere la luce di Cristo nella nostra vita.
Nel Vangelo di Luca, assistiamo all'annuncio dell'angelo Gabriele a Maria di questo incredibile dono. La sua risposta a questo messaggio divino racchiude la sua umiltà e la sua fede: “Ecco, io sono la serva del Signore. Mi sia fatto secondo la tua parola”. L'accettazione della volontà di Dio da parte di Maria, nonostante l'incertezza e il potenziale turbamento che potrebbe portare, ci offre un modello per la nostra vita. Quante volte siamo alle prese con la nostra riluttanza ad accogliere ciò che Dio potrebbe chiederci? Che possiamo imparare dall'esempio di Maria a rispondere con apertura e fede, riconoscendo che i piani di Dio sono molto più grandi delle nostre paure o riserve.
Mentre riflettiamo sulla tradizione di Nostra Signora di Loreto, ci viene in mente la storia della Santa Casa in cui Maria visse e ricevette l'Annunciazione. Si ritiene che questa modesta abitazione sia stata miracolosamente trasportata da Nazareth a diversi luoghi, ma infine a Loreto, in Italia. Anche se i dettagli possono sembrare straordinari, sono state condotte indagini scientifiche e studi archeologici che danno credito alla tradizione. Le dimensioni e la costruzione della struttura sono in linea con quelle che sarebbero state comuni durante il periodo di permanenza di Maria a Nazareth e corrispondono esattamente alle misure della base lasciata a Nazareth. Questa convergenza di fede e ragione ci invita a riconoscere che Dio spesso opera attraverso l'ordinario per rivelare lo straordinario.
Loreto è più di un semplice sito storico. Se la tradizione è vera, allora abbiamo una potente testimonianza del rispetto che Gesù ha avuto per sua madre, Maria, proteggendo persino la casa in cui viveva. Naturalmente, anche noi abbiamo un bel ricordo delle nostre madri e faremmo di tutto per loro, quindi questo bel gesto da parte di Gesù non è affatto da escludere. In questo periodo di Avvento, cerchiamo di trovare nel nostro cuore quello spazio sacro in cui possiamo dire “sì” all'invito di Dio, permettendo alla nostra Madre di aiutarci. Come Maria portava in sé il Figlio di Dio, anche noi siamo chiamati a portare Cristo nella nostra vita attraverso le nostre azioni, l'amore e il servizio reciproco.
Che possiamo essere ispirati dall'esempio di Maria di umiltà, fede e coraggiosa accettazione della volontà di Dio. In un mondo che spesso enfatizza l'autosufficienza e il controllo, cerchiamo di trovare forza nella vulnerabilità - proprio come ha fatto Maria - riponendo la nostra fiducia nell'amore indefettibile di Dio, sapendo che in ogni circostanza Egli è davvero con noi e ci ha dato degli angeli per guidarci e proteggerci.
Chiediamo a Nostra Signora di Loreto di intercedere per noi, guidandoci mentre prepariamo i nostri cuori alla venuta di Cristo, affinché possiamo abbracciare pienamente il nostro ruolo di portatori della Sua luce nel mondo. Amen.
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